Con la campagna elettorale in via di definizione, la maggioranza si ostina a ostentare compattezza e solidità sebbene sulle candidature si resti in alto mare e tutti arroccati sulle proprie posizioni. Uno scenario in cui si parla poi di incontri e confronti tra i tre leader ma pochissimo di soluzioni. Siano esse salomoniche o impopolari. Per ora, la sensazione è che si passa per le seconde e allora si minimizza. Oggi lo fa il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Paolo Barelli, in particolare sul tema del terzo mandato per i governatori che la Lega vorrebbe portare a casa per puntare alla conferma di Luca Zaia in Veneto.

La maggioranza alla prova terzo mandato, Barelli: “Non è un’esigenza”

Non credo ci sia nessuna lite – dice Barelli nella videointervista raccolta dall’inviato di Tag24 Lorenzo Brancati – È nell’interesse di tutti che, alle Europee, i partiti di centrodestra abbiano buoni risultati. Poi, è chiaro, con il proporzionale è ovvio che ognuno cercherà di dare il meglio di sé. Ma non credo che ciò porterà strascichi alla coalizione, sono elezioni che coinvolgono 400 milioni di elettori.

Quanto al terzo mandato, Barelli dice che non si tratta di un dogma.

Non fa parte del programma che abbiamo presentato agli italiani alle elezioni del 2022 e non riteniamo sia un’esigenza.

“Normale che ci siano divergenze tra noi”

Ma il capogruppo forzista non vuole sentir parlare di aiuto negato alla Lega.

Corriamo in aiuto l’uno verso l’altro continuamente, perché è così che funziona nella coalizione di governo. Tra noi le opinioni possono essere divergenti, se la pensassimo tutti allo stesso modo i partiti non sarebbero tre, ma uno.

Nelle videointerviste di oggi anche l’annuncio di Calenda per le Europee.