La memoria selettiva è un fenomeno del cervello umano che determina cosa ricordiamo e cosa dimentichiamo.

Il nostro cervello, con la sua complessa rete neurale, opera una sorta di selezione automatica, assegnando importanza e priorità a determinati ricordi e non ad altri.

Questa funzione, fondamentale per il funzionamento della mente, ci consente di concentrarci su informazioni importanti, ignorando dettagli meno rilevanti, che renderebbero il tutto molto stressante.

Vediamo nel dettaglio cos’è la memoria selettiva e come funziona.

Cos’è la memoria selettiva

La memoria selettiva corrisponde alla capacità di ricordare determinati fatti ed eventi e di dimenticarne altri. Questo fenomeno non è patologico, anzi è perfettamente normale.

Ogni giorno, infatti, siamo esposti a milioni di stimoli e il nostro cervello non riesce a registrarli tutti. Quando questi stimoli arrivano all’ippocampo del nostro cervello, quest’ultimo deve selezionare le informazioni che ritiene utili registrare nella memoria a lungo termine e quelle che può dimenticare per evitare la saturazione.

Pertanto, il vasto bagaglio di ricordi su cui formiamo la nostra identità non è costituito da tutte le cose che abbiamo imparato e vissuto, ma da una significativa selezione.

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A cosa serve la memoria selettiva

La memoria selettiva serve a “ripulire” i nostri ricordi. Ecco i motivi per cui il cervello sceglie di nascondere alcuni ricordi:

  • o perché sono insignificanti;
  • o perché sono dolorosi e devono essere dimenticati.

Dimenticare, infatti, a volte è necessario per il benessere emotivo e consente alla persona di concentrarsi sui propri compiti e attività quotidiane senza essere distratta da ricordi dolorosi.

Come funziona la memoria selettiva

L’area del nostro cervello coinvolta nel processo di memoria selettiva è l’ippocampo. È a questo livello che le informazioni arrivano in tempo reale, prima di partire verso le aree corticali, dove diventeranno ricordi.

La codifica corrisponde al processo di elaborazione delle informazioni prima di archiviarle in memoria. A seconda delle circostanze in cui le informazioni sono codificate, queste non verranno ricordate allo stesso modo.

Affinché le informazioni vengano memorizzate in dettaglio, è necessario che la nostra attenzione e i nostri sensi siano sufficientemente mobilitati.

Maggiore è la carica emotiva associata ad un evento e meglio sarà ricordato. Questo è il motivo per cui gli eventi con forti connotazioni emotive sono più facili da ricordare rispetto a eventi con connotazioni emotive neutre.

In questo modo ricorderemo più facilmente i momenti che sono stati significativi per noi, mentre i momenti più ordinari o che non portano una carica emotiva non vengono conservati nella memoria.

La memoria selettiva interviene anche nella dissonanza cognitiva

La dissonanza cognitiva corrisponde alla sensazione di disagio, anche di sofferenza, che proviamo quando le nostre convinzioni, opinioni o atteggiamenti sono incompatibili tra loro.

Questa condizione si manifesta quando una persona è consapevole di incongruenze tra le sue idee o comportamenti, generando un disagio psicologico.

Gli effetti possono essere forti sentimenti di frustrazione e confusione, ma anche una percezione distorta della realtà. 

Questo è un problema che tutti abbiamo dovuto affrontare nella nostra vita. Per risolvere questa dissonanza, il cervello si impegnerà in una ginnastica complessa e manipolerà le informazioni per liberarci da questo disagio mentale.

In questo caso è la memoria selettiva a intervenire: il nostro cervello sceglierà di evidenziare alcuni aspetti della situazione e di oscurarne altri per darci l’impressione di aver preso la decisione corretta.

Quali sono i fattori che influenzano la memoria selettiva

La memoria selettiva è influenzata da diversi fattori. Vediamone alcuni:

  • Emozioni intense, come quelle legate a disturbi di personalità, possono causare fenomeni di dissociazione, un’estrema forma di memoria selettiva.
  • Una dieta malsana, ricca di conservanti e zuccheri, può compromettere la memoria nel tempo.
  • Le malattie legate all’invecchiamento, come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson, anche possono impattare la memoria selettiva.
  • L’amnesia, in varie forme, può influenzare la nostra capacità di ricordare fatti specifici o periodi temporali. L’ipermnesia, più rara, si verifica quando si ricordano troppe informazioni contemporaneamente.
  • La memoria selettiva può anche essere manipolata intenzionalmente, come osservato nei comportamenti narcisisti, dove si cercano di presentare versioni distorte della realtà per manipolare l’altro.