C’era un tempo in cui Roma-Mourinho era un binomio fatto di certezze e amore, dove la parola esonero era follia anche solo pensarla. Storia di un tempo che fu, con un presente doloroso con tanto di futuro incerto. Perchè adesso la tensione è altissima, i bonus sembrano essere arrivati agli sgoccioli e il rischio di vedere clamorosi ribaltamenti non è più scontato.
Perchè la sconfitta della Roma contro il Milan è la goccia che sta per far traboccare il vaso, e a farne le spese potrebbe essere proprio Mourinho, con i prossimi due impegni contro Verona e Salernitana decisivi in tal senso.
La Roma pensa all’esonero di Mourinho
I Friedkin sono arrabbiati. Non si aspettavano questa caduta verticale per quelle che erano le ambizioni del gruppo giallorosso ad inizio stagione. La classifica oggi dice nono posto, la zona Champions dista solo 5 punti, ma non è questo a preoccupare.
Il problema è la squadra in toto. Non c’è traccia di gioco, idee zero, ci si affida alle invenzioni di Dybala e alla verve realizzativa di Lukaku, e questo è un problema. Perchè se si spengono loro due va via anche la luce, diventa buio pesto. E Mourinho sembra non riuscire a far scattare nuovamente la scintilla.
Lo Special One ha sempre spostato l’attenzione su di lui, tra polemiche arbitrali e accuse sparse, ma sta di fatto che la crisi non l’ha risolta, se ne stanno accorgendo anche i tifosi. Che dopo la debacle contro i rossoneri hanno invaso i social, ma questa volta le critiche non sono state poche.
Lo zoccolo duro pro Mourinho permane, ma dall’altra parte cresce il team che accusa il tecnico di non riuscire a trovare il bandolo della matassa. C’è anche chi evoca la parola esonero, un concetto che la dirigenza americana sta cominciando a prendere in considerazione.
Perchè al netto di tutto i risultati devono cominciare a ritornare, altrimenti provvedimenti in tal senso andranno presi, altro che rinnovo. Se con Verona e Salernitana non si dovesse fare bottino pieno, ecco che la posizione di Mou sarebbe oltremodo in bilico, con il rischio di vedere il rapporto interrompersi prima della fine della stagione.
De Rossi sullo sfondo?
La domanda sorge spontanea: ma chi arriverebbe al posto di Mourinho? Difficile dirlo, eventualmente l’obiettivo sarebbe quello di puntare su un traghettatore per poi fare all in sul grande nome per poter ripartire a spron battuto. I tifosi hanno un sogno in caso di esonero di Mou, porta il nome di Daniele De Rossi. Il figlio di Roma e della Roma così com’è sempre stato definito, che dal punto di vista dell’entusiasmo darebbe energia eccome, ma da capire se dal punto di vista tecnico potrebbe essere una mossa valida. Ragionamenti portati avanti nel cuore di Trigoria.
Lukaku a secco
La crisi ha colpito tutta la squadra, nessuno escluso. Anche i traghettatori giallorossi, Lukaku e Dybala, stanno soffrendo il momento, specie Big Rom. Il belga ha condotto la squadra spesso e volentieri alla vittoria, ma nelle ultime settimane non è riuscito a dare la chiave di volta necessaria per poter rimanere in alto.
Sembra stanco, dovrebbe recuperare un pò di fiato, ma non può. Perchè senza lui e Dybala è tutta un’altra squadra, Mourinho non può farne a meno. Questo però va a pesare sul rendimento dell’attaccante, la cui media realizzativa è scesa rispetto alla prima parte di stagione.
Non solo, il Big Rom “nullo con le grandi” è tornato di nuovo in auge. Contando la sconfitta contro il Milan, Lukaku non è riuscito a segnare in nessuna delle partite di cartello. Tabula rasa contro le grandi, in netta difficoltà quando si tratta di lasciare il segno, cosa che gli riesce con le cosiddette piccole. Obiettivo essere continuo anche da questo punto di vista, deve ricominciare a lasciare il segno quanto prima, ne va della stagione della Roma. E di quella di Mourinho.