Ormai da qualche giorno a Milano si parla di una possibile candidatura di Urbano Cairo a sindaco: questa mattina, lunedì 15 gennaio 2024, a commentare la notizia è stato il primo cittadino Beppe Sala. Secondo l’attuale sindaco, il presidente di Rcs e del Torino Calcio è “una persona estremamente concreta”. Per tale motivo ha sostenuto che l’intenzione a compiere questo da parte dell’editore passo sembra esserci.
Urbano Cairo sindaco di Milano? Il parere di Beppe Sala
Della possibile candidatura del noto imprenditore meneghino Urbano Cairo a sindaco di Milano se ne parla da qualche giorno. Ovvero da quando lui stesso ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni ai microfoni del programma Un giorno da pecora su Radio Rai 1.
Rispondendo ad una domanda dei presentatori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, l’editore del Corriere della Sera e di La7 nonché presidente del Torino Calcio ha parlato della propria passione per la politica.
Sulla possibilità di candidarsi ed eventualmente anche di diventare il primo cittadino di Milano, ha detto:
Perché no? Io la adoro. Milano è la mia città.
Subito le parole di Urbano Cairo erano state riprese sul web, sui social e su varie testate locali e non. Se da una parte c’è chi ha pensato che si sia trattato di una semplice battuta – considerando anche lo stile tipico del programma radiofonico Un giorno da pecora –, dall’altra c’è chi ha capito che in realtà l’imprenditore potrebbe fare sul serio.
Tra questi ultimi troviamo appunto il sindaco attuale di Milano, Giuseppe Sala detto Beppe, di 65 anni. Nel corso della mattinata di oggi, lunedì 15 gennaio 2024, il primo cittadino meneghino ha commentato le parole nel dirigente. Ha riferito di conoscere bene e personalmente Urbano Cairo e di sapere che lui è una persona molto concreta.
Premesso che io ho un buon rapporto con lui e ce lo siamo testimoniati privatamente e pubblicamente molte volte, Urbano Cairo non è persona che vive di battute e, di nuovo parlando di concretezza, è una persona estremamente concreta, quindi è possibile che l’intenzione ci sia.
Lo ha affermato oggi a margine dell’inaugurazione delle prime colonnine City Plug di A2A per la ricarica elettrica in via Manara, in merito alla possibilità che il presidente di Rcs e del Torino Calcio si candidi per guidare il capoluogo lombardo.
Sala ha proseguito dicendo che se una persona legge quotidianamente, per un mese di fila, le cronache locali riportate dal giornale il Corriere della Sera, è in grado di darsi risposte anche da solo. Secondo l’attuale sindaco dunque è probabile che l’imprenditore decida di candidarsi e cercare di prendere il suo posto.
L’offerta di Matteo Salvini (e il rifiuto di Cairo)
Certo, nessuno ha ancora confermato con certezza la notizia che riguarda la candidatura dell’imprenditore milanese a sindaco. Come abbiamo visto però, l’ipotesi che Cairo, 66 anni, si proponga per sedere a Palazzo Marino e guidare la città di Milano è da tenere in considerazione.
In molti ricorderanno però che, qualche anno fa, il leader della Lega Matteo Salvini aveva proposto all’imprenditore di correre per la carica. In quell’occasione lui aveva scelto si continuare la carriera in Rcs. Dunque aveva rinunciato “a malincuore” all’invito dell’attuale vice premier.
Sempre ai microfoni di Un giorno da pecora, l’uomo ha anche detto che forse non sarebbe stato adatto a ricoprire questo ruolo con un personaggio come Matteo Salvini. Il motivo?
Io sono di centro, proprio di centro.
Quale sarà il futuro di Milano?
Ad ora non sappiamo che cosa succederà alle prossime elezioni a Milano. Nel 2026 l’attuale sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala sarà chiamato a lasciare l’incarico che ha ricoperto già per due mandati.
Chi ci sarà al suo posto? Chi siederà a Palazzo Marino, sede storica del Comune? Per ora è ancora troppo presto dare una risposta a questa domanda. Considerata la “concretezza” di cui ha parlato Sala a proposito di Urbano Cairo, è possibile che a correre per tale ruolo sarà proprio lui.
Nel caso in cui la sua candidatura a sindaco diventi effettiva, ufficiale reale, bisognerà comunque poi vedere se l’editore e presidente di Rcs, classe 1957, raccoglierà le preferenze dei cittadini milanesi o meno.