I nuclei familiari più svantaggiati, con Isee inferiore a 5.000 euro, potranno chiedere il bonus viaggi d’istruzione 2024: come funziona? Si tratta di un contributo che permette agli studenti delle scuole secondarie di II grado di partecipare a gite e programmi di studio all’estero.
Le domande possono essere inviate a partire dal 15 gennaio e i termini si chiuderanno il 15 febbraio 2024.
Vediamo innanzitutto come funziona il bonus e spieghiamo quali sono le modalità di presentazione delle domande.
Bonus viaggi d’istruzione: i fondi stanziati nel 2024
Per il bonus viaggi d’istruzione sono stati stanziati 50 milioni di euro, con l’obiettivo di sostenere le famiglie economicamente svantaggiate. La misura non è rivolta a tutte le scuole, ma alle istituzioni scolastiche ed educative statali di secondo grado.
L’agevolazione vuole offrire l’opportunità agli studenti di partecipare ai viaggi di istruzione e alle visite guidate, con particolare attenzione ai programmi di studio all’estero.
Come funziona il Bonus viaggi d’istruzione 2024
La misura è stata annunciata nel mese di novembre 2024. Lo scopo del bonus è quello di sostenere le famiglie più svantaggiate nelle spese da affrontare per le gite scolastiche e le visite guidate dei figli, garantendo a tutti gli studenti l’opportunità di partecipare alle iniziative scolastiche.
A chi spetta la misura? Possono fruire del bonus gli studenti che frequentano le scuole statali secondarie di secondo grado, con un Isee familiare inferiore a 5000 euro.
Il contributo, fino ad un massimo di 150 euro per studente, può esser richiesto per coprire parte delle spese relative a viaggi d’istruzione.
Ma il bonus non consiste in una semplice erogazione di fondi, ma funziona anche come un rimborso per le spese già sostenute in tali contesti educativi.
Come richiedere il bonus?
L’agevolazione deve essere richiesta mediante l’utilizzo della Piattaforma Unica e del sistema SIDI, per la gestione delle risorse finanziarie. Chi non riuscisse ad accedere alla piattaforma, può chiedere supporto alla segreteria della scuola.
L’Inps ha il compito di verificare l’Isee, garantendo la massima trasparenza nell’assegnazione dei contributi.
Come sapere se la verifica è andata a buon fine? È sufficiente verificare l’esito online, accedendo nell’area personale della Piattaforma Unica.
Per il resto, saranno le scuole ad occuparsi di tutto. A seconda delle risorse e del numero dei beneficiari, provvederanno a sostenere i relativi costi.
Se le famiglie non sono in possesso dell’Isee in corso di validità, hanno comunque la possibilità di compilare una Dichiarazione sostitutiva.
Cosa succede se in una famiglia ci sono più studenti? Le famiglie in questione hanno la possibilità di compilare più domande, una per studente.
Le domande possono essere inviate a partire dal 15 gennaio 2024 ed entro e non oltre il 15 febbraio 2024.
Come vengono ripartite le risorse
I fondi stanziati vengono ripartiti secondo il criterio dell’Isee, assicurando alle famiglie meno abbienti la priorità.
Solo le famiglie con una certa soglia Isee potranno beneficiare di questa agevolazione. Tutti i dettagli sono disponibili nell’area personale della piattaforma Unica.
In questo modo, si ha la possibilità di coprire, parzialmente o totalmente, le spese per i viaggi d’istruzione.
Quali sono i compiti delle scuole? Dopo la presentazione delle domande da parte delle famiglie, le istituzioni scolastiche visualizzeranno le risorse assegnate e la lista degli studenti beneficiari.
Successivamente, organizzeranno le visite guidate e, eventualmente, genereranno gli eventi di pagamento tramite il sistema Pago In Rete oppure altri applicativi.
Per quanto riguarda le scuole che hanno già effettuato viaggi d’istruzione, verrà attivata la procedura di rimborso per gli studenti beneficiari del bonus.
Le scuole, infine, procederanno alla rendicontazione delle risorse finanziarie sulla Piattaforma MonitorPimer. Per questo motivo, è molto importante la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu).