Costerà 5 euro entrare a Venezia per la gita di un giorno nei periodi di grande affluenza turistica. Da domani, martedì 16 gennaio, apre infatti il portale del Comune per prenotare l’ingresso nella città lagunare più famosa del mondo nei giorni clou. Il cosiddetto Contributo di Accesso dovrà essere sostenuto soltanto da chi, in specifiche date indicate dal calendario comunale, non pernotta in città. La misura è stata adottata in via sperimentale e avrà inizio dal 25 aprile 2024 fino alla fine di luglio.
Ingresso a Venezia a pagamento per la gita giornaliera: quali sono le 29 date di grande affluenza turistica
Il turista in visita alle città d’arte italiane è sempre più oberato di spese. Ultima in ordine di tempo la “gabella” prevista per chi vuole visitare la bellissima Venezia solo per un giorno nei periodi considerati a maggiore intensità di flusso turistico. Più che una modalità per “fare cassa”, un provvedimento preso per difendere e preservare la città lagunare dalle masse di visitatori, italiani e stranieri, che si riversano per le sue calli, soprattutto nelle giornate festive, nei periodi estivi e durante i ponti.
Sono 29 in tutto le giornate previste per l’affluenza contingentata dalle 8.30 alle 16 per chi non ha poi prenotato un posto letto in città. Ecco tutti i periodi:
- dal 25 al 30 aprile
- dal primo al 5 maggio
- I seguenti fine settimana di maggio: 11 e 12, 18 e 19, 25 e 26
- Quattro fine settimana di giugno: 8 e 9, 15 e 16, 22 e 23, 29 e 30
- Due fine settimana di luglio: 6 e 7, 13 e 14
Biglietto d’ingresso a 5 euro: da domani al via le prenotazioni sul portale del Comune di Venezia
A partire dalla giornata di domani, sarà attivo il portale del Comune di Venezia, denominato Contributo di Accesso, sul quale potersi prenotare per accedere al centro cittadino nelle giornate indicate. Le informazioni basilari sono in due lingue, italiano e inglese.
Chi procede al pagamento, riceverà un codice alfanumerico da esibire nel caso venga fermato per un accertamento. Le postazioni dei controllori previste sono due, una nei pressi della stazione Santa Lucia e un’altra in piazzale Roma, considerate le principali porte di accesso alla città. In prossimità di tali postazioni, verranno creati due percorsi, uno per i turisti, l’altro per i residenti, i quali ovviamente non pagano.
Chi è escluso dall’obbligo di pagare il Contributo di accesso
Come già detto, gli abitanti di Venezia sono naturalmente esclusi, e possono anche invitare persone non residenti evitando che paghino il biglietto d’ingresso nelle date indicate dal calendario, ma saranno comunque obbligati a farne richiesta sul portale, senza indicare i nominativi degli ospiti. Tutti i residenti e gli esenti dovranno comunque essere in possesso di un codice QRcode che riporti i motivi dell’esenzione.
Di seguito, ecco le principali categorie soggette a esenzione dal provvedimento:
- Turisti pernottanti
- Minori di 14 anni
- Residenti in Veneto
- Parente di un residente fino al terzo grado
- Universitari e studenti che studiano in facoltà e istituti cittadini
- Lavoratori non occasionali, dipendenti o autonomi
- Proprietari di immobili siti a Venezia con residenza in un’altra città
Ulteriori categorie di esenzioni sono indicate nel regolamento della sperimentazione.
Sperimentazione al via in primavera tra le polemiche: chi viene “beccato” paga tra i 50 e i 300 euro
Come indicato dal calendario, il biglietto d’ingresso sarà una realtà a partire dal 25 aprile. “Iniziamo e verifichiamo come funziona la proposta” affermano i promotori della sperimentazione, Simone Venturini e Michele Zuin, rispettivamente assessori al Turismo e al Bilancio del Comune di Venezia. L’intero progetto prevede uno stanziamento di 2,9 milioni di euro.
Non tutti i residenti però hanno accolto con favore l’iniziativa: molti cittadini infatti non gradiscono l’obbligo di dover mostrare i documenti mentre camminano per la loro città. Tra gli oppositori alla proposta ci sono anche consiglieri comunali Marco Gasparinetti (Terra e Acqua) e Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme). Da loro un’appello alla cittadinanza a “disobbedire”, promettendo in cambio copertura legale in caso di denunce.
Chi non è escluso dal Contributo di accesso e viene trovato sprovvisto del codice che indica il pagamento o l’esenzione, dovrà pagare una sanzione amministrativa da 50 euro a 300.
Questo il link per accedere al portale