La crisi economica persiste e gli italiani si trovano sempre più in difficoltà nel risparmiare qualche soldo. Tra coloro che riescono a mettere da parte del denaro, solo il 35% sceglie di investire.

Ancora una volta emerge il fatto che l’italiano medio non mostra un particolare interesse per gli investimenti e preferisce conservare il denaro “sotto il materasso”.

Infatti, una percentuale significativa, circa il 18%, lascia i soldi fermi sul conto corrente, una soluzione sconsigliata dagli analisti, a causa della perdita del potere d’acquisto generata dall’inflazione.

Quindi, è preferibile orientarsi verso soluzioni di investimento che offrano una certa sicurezza. Secondo i dati dell’osservatorio, gli italiani prediligono investire in titoli di Stato, ma soprattutto in libretti postali e buoni fruttiferi.

Ma come valutare quale sia la scelta migliore tra le due alternative? Ecco tutto quello che occorre sapere per prendere la decisione più adatta.

Buono fruttifero o libretto postale, dove investire nel 2024?

Da una prima analisi, sembra più vantaggioso optare per i buoni fruttiferi. Le due soluzioni di risparmio offerte da Poste Italiane appaiono simili, ma alcune caratteristiche inclinano la scelta a favore dei buoni fruttiferi postali.

Ciò è principalmente determinato dai rendimenti offerti: mentre i libretti postali variano dallo 0,001% fino allo 0,75%, i Buoni presentano interessi che partono dallo 0,05% e possono raggiungere fino al 6%, specialmente quelli dedicati ai minori. Un’altra differenza significativa riguarda la tipologia di rendimenti: i libretti postali hanno rendimenti fissi, a differenza dei buoni fruttiferi che vantano interessi in crescita nel tempo.

Libretto postale

I libretti postali, sin dalla loro introduzione, sono stati considerati come depositi sicuri adatti a custodire i risparmi senza esporli a rischi significativi.

Simili ai tradizionali conti correnti per la presenza dell’IBAN, si distinguono per offrire rendimenti annuali fissi. I libretti sono classificati in quattro categorie:

  1. Ordinari: Garantiscono un interesse fisso lordo dello 0,001% all’anno;
  2. Smart: Presentano un interesse variabile lordo dello 0,30% a 90 giorni, 0,40% a 360 giorni e 0,75% a 150 giorni;
  3. Dedicati ai minori fino a 18 anni: Offrono un interesse fisso lordo dello 0,01% all’anno;
  4. Giudiziari: Consentono di acquisire denaro da procedimenti giudiziari, con un interesse fisso lordo dello 0,01% all’anno.

Buono fruttifero postale

D’altra parte, i Buoni Fruttiferi Postali non seguono l’andamento dei conti correnti tradizionali ma si avvicinano più ai conti deposito. Anch’essi sono garantiti da Poste Italiane, dallo Stato Italiano e da Cassa Depositi e Prestiti.

A gennaio 2024, le proposte attive includono molteplici soluzioni come:

  • il Buono 4 anni Plus,
  • il Buono Rinnova,
  • il Buono 3×2,
  • il Buono Risparmio Sostenibile,
  • il Buono 3×4,
  • il Buono ordinario,
  • il Buono 4 anni risparmio semplice,
  • il Buono dedicato ai minori,
  • il Buono Soluzione Eredità,
  • il Buono Soluzione Futuro.

È importante notare che, a differenza dei libretti postali, i buoni fruttiferi prevedono un’imposta di bollo con aliquota agevolata al 12,5%.