L’anno scorso si era piazzato terzo al Festival di Sanremo 2023 con il brano “SupereroiMattia Balardi, vero nome di Mr. Rain. Il 32enne di Desenzano del Garda, però, non ha avuto un percorso facile: fra la malattia e i problemi legati all’abuso di droga, il rapper vuole essere un buon esempio per i bambini.

Mr. Rain come Eminem: dalla malattia ai problemi di droga

Qualche incontro con le droghe l’ho avuto anch’io proprio perché emulavo Eminem, il mio rapper preferito: quando sei giovane, sei anche fragile e vulnerabile, e ti fai condizionare dalla persona che hai come riferimento. Per questo evito di dare il cattivo esempio, cerco di dare messaggi positivi

Così ha commentato il rapper Mr. Rain in una lunga intervista al Corriere della Sera parlando del periodo più nero della sua vita. Mattia Balardi, classe 1991, è riuscito a uscire dal tunnel che, purtroppo, intrappola tanti artisti. Si sa, la pressione, gli eccessi, la fama possono far perdere un po’ la bussola e, qui, entrano in gioco le droghe e la depressione.

Tutto è cominciato prima del Covid. Ho passato due anni in cui facevo fatica a dormire, non scrivevo, non parlavo con nessuno… mi ero chiuso in una bolla creata da me stesso. Ho iniziato un percorso di terapia per capire cosa non funzionasse in me. Ho avuto il supporto della mia famiglia, del mio team ma soprattutto della mia ragazza che vive con me da 6 anni. Adesso riesco a spiegare quello che provo e solo così non mi sento solo e non ho vergogna dei miei dubbi e delle mie paure

I super poteri delle persone comuni

Un non-rapper – visto che in molti non lo riconoscono come tale – dall’animo sensibile e che ha fatto dei suoi testi un modo per portare un buon esempio, soprattutto ai più piccoli. Per questo, non parla quasi mai di droga o di fama e griffe, come molti suoi colleghi.

È tutta la vita che mi dicono che non sono un rapper e infatti ho fatto pochissime collaborazioni, ma non mi interessa. Mi sento un outsider. Racconto quello che vivo e voglio essere sincero. Quel mondo non mi appartiene, non mi rappresenta. La musica è un mezzo per portare messaggi positivi. Evito di dare il cattivo esempio

Mr. Rain ha iniziato a scrivere testi e musica da quando aveva 16 anni per smorzare il peso che sentiva di portarsi dentro. Fare musica era l’unico modo che gli permettesse di spiegare ed esternare le emozioni che provava.

La musica mi ha aiutato ad alleggerire il carico emotivo. Non avevo soldi per iscrivermi a un corso di produzione per crearmi le strumentali da solo e allora ho iniziato a seguire tutorial di pianoforte, chitarra e Logic, un software. Il mio mood era quello di Macklemore, un modo pop di fare rap e con strumenti veri. Poi ho iniziato anche a farmi i video da solo. Per me immagini e canzone sono un pacchetto unico. A volte addirittura parto dall’idea del video. Mi piacerebbe provare a fare qualcosa al cinema, magari dirigere un corto

Poi il periodo difficile, dal quale è riuscito a riemergere alla grande, grazie – appunto – al sostegno delle persone care. In particolare, della sua fidanzata Juliana Ghidini, con la quale convive felicemente.

È lei l’angelo che mi ha salvato