Il calendario segnava l’anno 1974. Nelle tv degli Stati Uniti esplodevano però i “ruggenti” anni ’50 e le vicende di un cast tra i più azzeccati di sempre. Ben presto furono tutti conquistati dalle storie di Richie Cunningham (un imberbe Ron Howard già pronto per altra gloria ancora) e dei suoi amici, matti come pochi, Potsie Weber e Ralph Malph. Tutti e tre a sognare di diventare come Fonzie, “al secolo” Arthur Fonzarelli. Evitando di prendere stucchevoli pieghe alla Max Pezzali, o alla “si stava meglio quando si stava peggio”, aggiungiamo soltanto che il 15 gennaio del 1974, cinquant’anni fa, la serie debuttava sugli schermi dell’Abc. In Italia arrivò invece l’8 dicembre del 1977, le prime nove stagioni su Rai Uno: tempi d’oro del resto, non si poteva ancora cedere programmi di successo a Canale 9…

Compie 50 anni “Happy Days”, che fine hanno fatto i componenti del cast?

Dieci anni e non si sa quanti altri tra repliche, operazioni nostalgia, rivalutazioni e quant’altro. Una delle creature più preziose e luminose di Garry Marshall, assieme all’altra serie culto “Mork e Mindy” e a quel film capolavoro che ha riscritto per sempre Cenerentola e tante altre storie: “Pretty Woman“. Raccontare che “fine” abbiano fatto gli interpreti risulta (tranne in un caso) piuttosto piacevole, considerando che la maggior parte di loro è rimasta il gruppo di amici che il programma televisivo costruì e consolidò.

In ordine di apparizione come li abbiamo presentati in apertura, Ron Howard/Richie Cunnigham, 70 anni a marzo, è diventato uno dei registi di maggiori successo nella storia di Hollywood: al di là dei due Oscar del 2002 (miglior film e regista) vinti per “A Beautiful Mind”, da quasi mezzo secolo confeziona successi. Anson Williams/Warren “Potsie” Weber e Donny Most/Ralph Malph, rispettivamente classe 1949 e 1953; il primo ha aperto una catena di ristoranti con Al Molinaro/Al Delvecchio (a sua volta scomparso a 96 anni, nel 2015) ed è stato sposato con Jennifer Jerome/Lorrie Mahaffey di cui era innamoratissimo anche nella serie, l’altro è rimasto attore ma soprattutto doppiatore anche di film di animazione. Entrambi sono rimasti molto legati al 78enne Henry Winkler/Fonzie, diventato produttore di serie di grandissimo successo come “McGyver” nonché regista del campione d’incassi come “Scream“. Non si è mai perdonato di aver rifiutato al ruolo del protagonista in “Grease”.

Gli altri interpreti, tra la sindrome di Chuck Cunningham e l'”altro che Happy” Erin Moran

Fonzie era coccolatissimo da Marion Cunnigham/Marion Ross, la mamma di Richie e l’unica “autorizzata” a chiamare Fonzie stesso con il suo vero nome. Il bello è che la signora, celebre attrice in patria oggi 95enne, è rimasta come allora, a giudicare dai frequenti incontri con gli altri interpreti. Si è spento invece a 83 anni, nel 2010, Tom Bosley/Howard Cunnigham, il mai troppo paziente Signor Cunningham e marito di Marion visto spesso ne “La signora in giallo”. Il ruolo meno fortunato della serie è forse toccato al loro “figlio maggiore”, Gavan O’Herlihy/Chuck Cunnigham, protagonista solo nella prima delle undici stagioni. Ha continuato a svolgere la professione di attore, è morto a 70 anni e il suo Chuck Cunningham ha dato il nome alla omonima “sindrome”, in base alla quale un personaggio scompare senza alcuna spiegazione da una serie tv.

Copia carbone e costola di Fonzie (nella serie era suo cugino), poi personaggio con una sua fisionomia è stato invece Chachi Arcola/Scott Baio, letteralmente cresciuto sul set prima di consolidarsi come attore in diversi telefilm e coltivare la sua passione per il Partito repubblicano. Tutt’altro che “happy” sono stati purtroppo i giorni di colei la quale è stata compagna sul set e fuori di Baio, ossia Erin Moran/Joanie Cunnigham. È morta a 56 anni, nel 2017, per un cancro alla gola. Non aveva più il becco di un quattrino, nel 2012 si ritrovò a vivere dentro una roulotte e fu sfrattata anche da quella. Il celebre sorriso di “Sottiletta” si è spento davvero troppo presto e troppo male.