E’ un conclave laico quello che la segretaria del Pd Elly Schlein terrà il 18 e 19 gennaio a Gubbio nell’hotel più prestigioso della città. L’idea di portare in ritiro i vertici del partito non è nuova: la inventò un professore fiorentino di nascita e senese di adozione, Omar Calabrese, docente di Teoria della comunicazione e, insieme a Ugo Volli, allievo prediletto di Umberto Eco.
Calabrese, morto il 31 marzo del 2012, era un uomo di sinistra e consigliò al suo amico Romano Prodi di radunare politici e intellettuali a Pontignano per far nascere l’Ulivo. Era il 1995 e nell’antica certosa alle porte di Siena, donata all’università da un rettore illuminato e generoso, Mario Bracci, si tenne la riunione a porte chiuse degli esponenti del centrosinistra che posero le basi per la nascita dell’Ulivo. A molti, a quel tempo, quel conclave laico sembrò un campo scuola, di quelli organizzati dall’Azione Cattolica ma piacque a Prodi e, due anni dopo, se ne svolse un altro, al castello di Gargonza in provincia di Arezzo e nel 2007 nella reggia di Caserta.
Da Pontignano a Gargonza, da Caserta a Spineto e Gubbio
Anche ad Enrico Letta, quando era presidente del consiglio, piacque l’idea e portò i ministri nell’abbazia di Spineto del secolo XI, dove la terra di Siena si estende fino all’ultimo lembo di Toscana, come si legge sul sito della struttura a metà strada tra Firenze e Roma. Un hotel di lusso che poco ha a che vedere con la sobria certosa di Pontignano, scelta per il primo conclave laico. E anche l’hotel di Gubbio non assomiglia alla prima scelta di Calabrese. Ma il tempo passa e la moda cambia.
Stefano Bisi