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Guerra a Gaza, tensione in Israele sugli ostaggi. Rischio escalation in Mar Rosso

Mentre montano le proteste contro il premier Netanyahu e Al Jazeera parla di 25 studenti israeliani arrestati per aver organizzato un sit-in, il tema ostaggi diventa sempre più caldo e Hamas pubblica un video di tre persone rapite: Noa Argamani di 26 anni, Yossi Sharabi di 53 e Itay Svirsky di 38. Segui su Tag24 la situazione in evoluzione.

Montano le proteste contro il premier Netanyahu; 25 studenti israeliani arrestati. Hamas pubblica un video di tre persone rapite.

Israele ha attaccato una posizione di Hezbollah in Libano

22:39

Le forze armate israeliane hanno affermato in una nota di aver attaccato una posizione di Hezbollah nel sud del Libano.

A Maroun el-Ras è stata colpita un'”infrastruttura operativa” tramite un attacco aereo.

Hamas: “Più di 24.000 palestinesi uccisi”

20:08

Il Ministero della Sanità palestinese, controllato da Hamas, ha diramato il suo bollettino riguardo l’andamento della guerra contro Israele.

Per 2,4 milioni di persone che abitano nella Striscia di Gaza è in corso una catastrofe umanitaria, mentre più di 60 martiri sono morti durante gli ultimi bombardamenti israeliani.

I morti nel conflitto hanno superato i 24mila.

Israele ritira una forza dal fronte. Gallant: “Per liberare gli ostaggi bisogna continuare con la pressione militare”

19:43
gallant guerra beirut

Importante notizia quella giunta oggi dal fronte della guerra fra Hamas ed Israele. 

Il governo israeliano ha riferito di aver ritirato una divisione, la 36a, dalla Striscia di Gaza. Ora sul campo ne restano 3, mentre quella ritirata tornerà alla base per riposarsi e riaddestrarsi in caso fosse necessario tornare sul campo.

Nel frattempo, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, in una conferenza stampa ha affermato che la fase intensiva delle lotte a nord della Striscia di Gaza è terminata.

Anche a sud, a Khan Younis, la pressione militare israeliana diminuirà, ma solo quando tutti i battaglioni di Hamas saranno sconfitti. Solo così potranno essere liberati gli ostaggi di Hamas, ha affermato Gallant.

Hamas: “2 ostaggi morti a causa dei bombardamenti israeliani”

18:42

Grave notizia per tutte quelle persone che in Israele aspettano il ritorno dei familiari in ostaggio nelle mani di Hamas.

Fonti del gruppo terroristico indicano che Yossi Sharabi e Itay Svirsky sarebbero morti per colpa delle bombe dell’esercito israeliano. Insieme ad un altro ostaggio erano apparsi in un video pubblicato ieri da Hamas.

Il terzo ostaggio sarebbe ancora in vita.

Colpita una nave americana in Yemen: “Sono stati gli Houthi”

16:40

Fonti dalla Gran Bretagna hanno segnalato che una nave mercantile statunitense sia stata colpita da un missile al largo delle coste dello Yemen.

Sarebbe scoppiato un incendio a bordo della nave, ma nessuno sarebbe rimasto ferito né la nave sarebbe rimasta danneggiata. S’ipotizza che l’attacco missilistico sia una risposta degli Houthi contro gli Stati Uniti.

Proprio dagli USA sono convinti di ciò. Il Comando unificato delle forze armate statunitensi ha scritto:

Il 15 gennaio, intorno alle 16:00 (ora di Sanaa), i militanti Houthi sostenuti dall’Iran hanno lanciato un missile balistico antinave dalle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno colpito la M/V Gibraltar Eagle, una nave battente bandiera delle Isole Marshall e di proprietà degli Stati Uniti“. 

L’Iran lancia un monito alla Gran Bretagna: “Basti attacchi allo Yemen”

15:56

I recenti attacchi dei ribelli Houthi al naviglio internazionale che passa per il Mar Rosso ha portato alla risposta militare di USA e Gran Bretagna.

Riguardo quest’ultimo paese, l’Iran (che da anni spalleggia gli Houthi) ha avvertito che le sue azioni rischiano di generare pericolose conseguenze internazionali e militari:

“Avvertiamo gli Stati Uniti e il Regno Unito che devono fermare immediatamente la guerra contro lo Yemen”.

Il ministro degli Esteri iraniano in una conferenza stampa ha giustificato ciò che sta avvenendo come una risposta contro chi armerebbe Israele nella sua guerra contro la Palestina.

Gran Bretagna: “Nave colpita da missile a largo dello Yemen”

15:36

L’agenzia per la sicurezza marittima britannica informa che un’imbarcazione è stata colpita da un missile al largo dello Yemen.

La segnalazione ricevuta è arrivata a 95 miglia nautiche a Sud-Est di Aden.

Gaza, camion di aiuti assaltato da centinaia di persone

14:23
Il camion d'aiuti umanitari preso d'assalto a Gaza.

Immagini impressionanti vengono diffuse da Gaza, dove centinaia di persone, probabilmente sfollati, hanno preso d’assalto un camion d’aiuti umanitari.

Il video dovrebbe essere stato ripreso dalle testate locali nella zona di Moassi.

Mar Rosso, Qatar interrompe spedizioni gas

12:35
Petroliera nel Mar Rosso

In seguito agli attacchi statunitensi contro obiettivi Houthi nello Yemen, il Qatar ha temporaneamente interrotto le spedizioni di petroliere di gas naturale liquefatto lungo il corridoio meridionale del Mar Rosso.

Il Qatar non vuole rischiare e ha per ora fermato tre petroliere.

I numeri del disastro

09:46

A distanza di 100 giorni dall’inizio del conflitto nella Striscia di Gaza, sancito dai missili di Hamas del 7 ottobre, i numeri citati da Al Jazeera parlano di 24.000 morti tra i palestinesi.

In tutto sarebbero state sganciate 65.000 tonnellate di bombe.

Come noto, dopo tre mesi Israele è accusato dal Sudafrica di genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia dell’Onu, all’Aja.

Hamas: “Oltre 60 persone uccise nella notte”

08:15

Gli attacchi notturni israeliani tra Khan Yunis, Rafa e le zone limirove a Gaza City hanno provocato oltre 60 morti. Lo annuncia il ministero della Sanità di Hamas.

Solito rimpallo di responsabilità, con i miliziani a denunciare attacchi su ospedali e abitazioni civili e israeliani ad accusare la parte avversa di utilizzare tunnel proprio sotto strutture civili.

Comunque la si guardi, gli ospedali sono protetti dal diritto internazionale.

Arrestati 25 studenti a Nablus

07:24
Almeno 25 studenti sarebbero stati arrestati all’Università An-Najah di Nablus, in Cisgiordania, per aver organizzato un sit-in di protesta. Lo riferisce l’emittente Al Jazeera.