Le possibili dimissioni smentite all’inizio dell’intervista in maniera giocosa, il tema della guerra ma anche le difficoltà nel fare la pace guardando ai conflitti in Ucraina e in Israele e infine l’immigrazione. Papa Francesco torna da Fabio Fazio a quasi due anni di distanza e lancia un monito contro le guerre e chi ne beneficia. Il Santo Padre ha poi annunciato a giugno un nuovo incontro mondiale con i bambini.

Papa Francesco da Fazio: “Non penso alle dimissioni”

Mi viene dire che sono ancora vivo” scherza Papa Francesco che parla della possibilità di future dimissioni che per ora non sono al centro dei suoi pensieri. Il Santo Padre dice che quando non ce la farà più sarà il momento di pensarci ma per ora quel momento è molto lontano. Il focus si sposta subito sulle guerre in corso in Ucraina e in Israele, per il Papa è difficile fare la pace e risulta molto più semplice portare avanti conflitti:

“Quando sono andato al cimitero inglese della guerra ho visto l’età dei soldati caduti in guerra, erano giovanissimi. Pensiamo alle mamme e al fatto che sulle spiagge in Normandia sono morti 20mila ragazzi. Questa è la guerra dobbiamo pensarci”

La speranza e il libero arbitrio:

La speranza è come la forza che ci porta avanti e non delude mai, dobbiamo aggrapparci ad essa” continua Papa Francesco che invita non perdere mai la speranza ma ribadisce anche il fatto che siamo noi a fabbricare delusioni nella maggior parte dei casi:

“Tutti i giorni parlo con la parrocchia di Gaza e mi dicono cosa succede: quanti arabi morti e quanti israeliani morti, fratelli che si autodistruggono”

Il Papa definisce poi le guerre un’azione egoistica. Qualcosa che non si riesce a superare e che va avanti nel tempo:

“Pensa che da che è finita la Seconda guerra mondiale non sono mai terminati i conflitti. Pensa a come sentiamo le due guerre in corso: perché non si può fare la pace? Dietro le guerre c’è il commercio di armi, le fabbriche di armi fatturano: investire per uccidere, questa è una realtà”

Al Santo Padre viene anche chiesto cosa baleni nella testa dei capi di Stato quando scelgono di iniziare una guerra:

“Molti sono spinti dal senso del patriottismo, altri invece per economia, altri per dominare. Tutti hanno le loro motivazioni ma le guerre sono da eliminare, pensa a Gaza, alla Crimea…la guerra distrugge, uccide”

Il Papa parla di quando qualche giorno fa sono arrivati bambini dall’Ucraina che hanno vissuto la guerra e nessuno di loro sorrideva. Sono proprio i più piccoli i grandi sconfitti della violenza secondo il Pontefice:

“La guerra cancella i sorrisi dei bambini ed impedisce di sognare. I bambini sono i grandi sfruttati, dimentichiamo che sono il futuro ma li trattiamo come scarti: è una sorta di condanna a morte”

Da dove arriva il Male?

Il Male arriva dal proprio cuore, sempre” spiega Papa Francesco. L’essere umano secondo il Pontefice ha libera scelta in qualunque cosa faccia l’unica certezza è che il perdono è per tutti. Il Santo Padre spiega che Dio non si stanca mai di perdonare ma siamo noi a stancarci di chiedere perdono:

“Il cuore aperto è sempre preso dal cuore di Gesù ma un cuore indurito è incapace di prendere perdono e da lì viene una certa incapacità di essere perdonati. Pensa ai fabbricanti d’armi, anche loro vengono perdonati”

La solitudine e l’accoglienza

Alle volte bisogna ‘pagare’ alcune decisioni con la solitudine. Il riferimento è alle benedizioni alle coppie irregolari e a quelle dello stesso sesso, secondo Papa Francesco il Signore benedice tutti senza fare alcuna distinzione:

“Ma la maggior parte delle volte quando non si accettano le decisioni è perché non le si conosce”

Non manca poi una lunga discussione sull’accoglienza. Il Santo Padre invita a leggere il libro “Hermanito” sull’immigrazione, segue un invito all’accoglienza e all’apertura verso il prossimo. Il Papa spiega i benefici dell’integrazione. L’invito è sempre quello a non abbandonare i migranti.

Presto un viaggio in Argentina

La situazione nel Paese natale del Papa è difficile, l’Argentina sta affrontando una crisi economica importante e il Santo Padre lo sa e nella seconda metà dell’anno tornerà ‘a casa’:

“La gente soffre in Argentina ci andrò nella seconda parte dell’anno. Ad agosto dovrò andare in Polinesia poi si vedrà mi auguro di poterci andare”

Il Papa ha chiesto infine agli spettatori di pregare per lui e non – scherzando – contro di lui.