Fino alle prime ore di questa mattina, Margrethe II, chiamata affettuosamente Daisy, era la regina di Danimarca. La corona l’ha indossata per gli ultimi 52 anni di regno, diventando a 83 anni la sovrana più longeva vivente. Oggi, ha ceduto il trono al primogenito, divenuto re con il nome di Frederik X. L’investitura del nuovo monarca è avvenuta subito dopo l’abdicazione della madre: “Dio salvi il re” ha sentenziato Margrethe lasciando lo scettro al figlio. Abbandona così la reggenza quella che fino ad oggi era l’ultima regina regnante in Europa.

Margrethe II di Danimarca, l’ultima regina d’Europa: Daisy lascia il trono al primogenito

Daisy è l’ultima regina d’Europa. Con la sua abdicazione, la prima in 900 anni di storia della corona danese, e l’ascesa al trono del figlio Frederick, sono ormai tutti di sesso maschile i sovrani del Vecchio Continente. Per rivedere una regina al comando, bisognerà aspettare le nuove generazioni di regnanti, a partire dalle case reali di Svezia, Norvegia, Lussemburgo, Spagna e Paesi Bassi. Tutte incoronazioni che porteranno le quote rosa in maggioranza tra i monarchi europei.

Primogenita del principe ereditario Federico di Danimarca e di sua moglie Ingrid, Margrethe nasce il 16 aprile 1940. Le sue sorelle sono la regina Anna Maria di Grecia, 76 anni, e la principessa Benedikte, 78 anni. Nel 1953, il padre, divenuto re Federivo IX, contribuì ad una modifica epocale della costituzione danese, permettendo alla sua prima figlia di aspirare al trono, con precedenza sugli eredi maschi.

Salita al trono nel 1972, a 32 anni, divenne la seconda regina di Danimarca in assoluto. La prima era stata una sua omonima, ovvero Margrethe I, sovrana di Danimarca, Norvegia e Svezia alla fine del Trecento.

Parla correntemente cinque lingue ed è sempre stata una appassionata studiosa. Di tutto rispetto infatti il suo curriculum scolastico: doppia laurea in archeologia preistorica all’Università di Cambridge, in Inghilterra, e in scienze politiche all’Università di Aarhus, in Danimarca, per poi specializzarsi alla Sorbona di Parigi e alla London School of Economics.

“Zia Daisy”: la regina amata da reali e gente comune porta il nome del fiore nazionale danese, la margherita

La regina è da sempre soprannominata “zia Daisy” sia dagli altri reali europei che dal suo popolo. Il suo nome ufficiale, Margrethe, è infatti molto simile al fiore nazionale della Danimarca, la margherita appunto. In gioventù, prima della sua incoronazione, amava viaggiare e confondersi con il jet set internazionale. Si racconta che, appena ventenne, in visita ai Paramount Studios di Los Angeles in compagnia delle cugine principesse Astrid di Norvegia e Margaretha di Svezia, abbia stretto la mano a un po’ di divi dell’epoca, come Elvis Presley, Dean Martin e Jerry Lewis.

Come il suo regno, altrettanto longevo è stato il suo matrimonio con il diplomatico francese Henri de Laborde de Monpezat, durato oltre 50 anni. La coppia ha avuto due figli, il nuovo sovrano Frederik, 54 anni, e il principe cadetto Joachim, 53 anni. L’amato consorte è stato al suo fianco per tutti gli anni del regno, dall’incoronazione del 1972 fino alla sua morte, avvenuta nel 2018.

Abdicazione a sorpresa: la notte di Capodanno Margrethe annuncia il suo addio al trono

La regina Margrethe ha annunciato la sua intenzione di abdicare nel corso del suo tradizionale discorso di fine anno, la notte di Capodanno 2023. “È il momento giusto” ha detto la regina al suo popolo. Sembra che la decisione sia stata presa senza interpellare nessuno dei suoi parenti, compreso il futuro sovrano, che ha saputo così in diretta che il 14 gennaio del 2024 sarebbe diventato re.

Non è la prima volta che la sovrana prende decisioni in totale autonomia, come la scelta di levare il titolo di reali ai figli del suo secondogenito per contenere le spese di palazzo. Una notizia che destò molto scalpore e il disappunto del principe cadetto Joachim.

Una scelta responsabile verso la nazione: esempio per Carlo III d’Inghilterra

La scelta di abdicare arriva in ragione dell’età, ma soprattutto dopo la difficile riabilitazione a cui si è sottoposta in seguito alla recente operazione alla spina dorsale. Consapevole di non avere più le forze per tenere fede a tutti gli impegni tipici del suo ruolo, ha lasciato dunque il trono al primogenito, dando prova di un elevato senso di responsabilità verso la nazione. Un esempio luminoso, a cui gli abitanti del Regno Unito guardano con interesse. Carlo III d’Inghilterra è avvisato.

Ieri sera, sabato 13 gennaio, un folto gruppo di persone si è recato sotto le finestre dei suoi appartamenti, intonando canti di saluto prima che si compisse l’abbandono ufficiale della corona con l’abdicazione di questa domenica. Un atto d’amore del suo popolo che l’ha da sempre apprezzata ed amata.

Vostra Maestà, cara cugina Daisy! Quando oggi ti dimetti dal tuo alto incarico di Regina di Danimarca, voglio ringraziarti di cuore per la buona collaborazione nel corso degli anni. Come regina di Danimarca, sei stata la garante della vicinanza e dell’amore che oggi prevale non solo tra i nostri Paesi ma tra le nostre Case reali. Per questo voglio fare due ringraziamenti. In questo giorno storico, io e la mia famiglia vi auguriamo tutto il meglio per il futuro

Re Carl XVI Gustav di Svezia