Arrivato il nuovo bando Isi del 2023, le attese delle imprese e dei soggetti del Terzo soggetto ammessi a ottenere i fondi stanziati per i progetti sulla sicurezza e sulla salute aziendale sono per il prossimo aggiornamento utile per la presentazione delle domande. La prossima data alla quale prestare attenzione sulla piattaforma dell’Inail è quella del 21 febbraio 2024. Per quanto concerne i finanziamenti richiedibili sono si va da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 130.000 euro.

L’intera procedura di partecipazione ai fondi del bando Isi 2023 è da completare per via telematica. Le coordinate del finanziamento prevedono, in totale, sette assi, compresi i due previsti per l’agricoltura. Numerosi sono, invece, gli interventi ammessi al finanziamento per ciascun asse.

Nuovo bando Isi 2023, quando il primo aggiornamento per presentare la domanda 2024?

Arriva anche nel 2024 la possibilità di partecipare al bando Isi 2023, la misura di finanziamento dell’Inail a favore della salute e della sicurezza all’interno delle aziende e degli enti del Terzo settore. In tutto, nell’edizione di quest’anno, le risorse messe a disposizione sono pari a 508 milioni di euro, distribuite con contributi a fondo perduto che possono essere richiesti a copertura di progetti tra i 5.000 e i 130.000 euro.

Il bando è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 296 del 20 dicembre 2023. L’obiettivo principale del bando è quello di consentire le migliori condizioni affinché le imprese interessate possano presentare progetti di miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza per i propri dipendenti. Per le imprese del settore agricolo, i due assi dedicati prevedono progetti di investimento per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori e di macchine agricole e forestali (asse 5.1), anche nello specifico (asse 5.2) dei giovani.

Nuovo bando Isi 2023, come si invia la domanda e intermediari

La presentazione delle domande del bando Isi 2023 prevede la compilazione della pratica direttamente sulla piattaforma messa a disposizione delle imprese sul portale Inail. A tal proposito, la sezione dedicata è quella di “Accedi ai servizi online“, all’interno della quale le aziende interessate potranno fruire della procedura informatica che consente, mediante un percorso guidato, di inserire l’istanza. Le domande hanno modalità di presentazione differenti a seconda dei differenti avvisi regionali.

Una volta compilata e inviata la domanda, l’Inail la gestisce in base all’ordine cronologico di acquisizione. Per i progetti da presentare nel 2024 del bando Isi, si prevede, quale novità, la possibilità di avvalersi di intermediari. Professionisti e società di intermediazione possono gestire l’invio della pratica all’Inail purché risultino già registrati al portale ufficiale. In tal caso, l’Inail invia la relativa abilitazione ai servizi on line. Tra i professionisti ammessi, si annoverano a titolo di esempio i periti industriali, gli ingegneri, i geometri, i geologi, i fisici e i chimici, i biologi e gli architetti.

Sulla presentazione della domanda, la data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 21 febbraio 2024. In questa data, infatti, è fissato l’aggiornamento sulla scadenza di presentazione dell’istanza. La sezione da visualizzare è quella dedicata alle scadenze degli avvisi Isi 2023.

Inail, quali sono i progetti per la sicurezza e la salute in azienda ammessi?

I progetti ammessi al bando Isi 2023 hanno determinati assi e finanziamenti. In particolare, gli assi dei progetti riguardano:

  • 1.1 – riduzione dei rischi tecnopatici, con 98,4 milioni di euro stanziati;
  • 1.2 – modelli organizzativi e di responsabilità sociale con 5 milioni di euro stanziati;
  • 2 – riduzione dei rischi infortunistici con 140 milioni di euro stanziati;
  • 3 – bonifica di materiali con amianto con 100 milioni di euro stanziati;
  • 4 – i settori specifici di attività con 80 milioni di euro stanziati;
  • 5.1 – in agricoltura con 70 milioni di euro stanziati;
  • 5.2 – in agricoltura per i giovani, con 20 milioni di euro stanziati.

Tutte le misure hanno la copertura delle spese del 65 per cento, a eccezione di quelle per l’agricoltura dei giovani che hanno l’80 per cento di copertura.