Dopo quattro decenni di insegnamento, Enzo Novara, insegnante di filosofia, si aspettava che il suo ultimo giorno prima della pensione fosse pervaso da affetto e saluti. Tuttavia, ciò che ha vissuto è stato oltre ogni previsione: studenti e studentesse lo hanno accolto con un toccante gesto al liceo “Massimo d’Azeglio” di Torino.
Chi è Enzo Novara?
Enzo Novara, emozionato, ha sottolineato la bellezza del momento, esprimendo orgoglio per i suoi ragazzi. Riflettendo sui quarant’anni di carriera, ha condiviso ricordi positivi, sottolineando che, nonostante le difficoltà, è stato felice con i suoi studenti.
Ora, Novara apre un nuovo capitolo dedicandosi alle pratiche filosofiche, desideroso di portare la materia oltre i confini teorici, convinto che la filosofia sia parte integrante della vita quotidiana.
L’intervista
In un’intervista concessa a “La Stampa”, Novara ha dichiarato che l’eccessiva burocratizzazione ha appesantito la scuola, oscurandone la vera natura “educativa”.
Il professore ha costantemente cercato di promuovere l’educazione e la libertà, evitando di condizionare gli studenti verso specifiche posizioni culturali o politiche. Raggiungere questo obiettivo richiede interiorità e empatia, capacità di comprendere il mondo mentale dei giovani attraverso le generazioni e gli immaginari collettivi, proponendo la filosofia come qualcosa di vivente e attuale, oltre che una memoria millenaria.
Novara ha sottolineato che l’importanza di essere persone interiormente libere per accompagnare i giovani nella maturazione della loro identità, apprezzando la libertà in un mondo che talvolta ne distorce il significato. Il concetto chiave è che non si può trasmettere ciò che non si possiede.