Lazio-Lecce, la cronaca del match – Partita di conferme mentali, è il leit motiv di Maurizio Sarri che nel lunch match delle 12:30 vuole risposte decisive dal punto di vista della continuità. Sarri si affida a Felipe Anderson falso nueve e al ritorno di Luis Alberto nel blocco dei titolari.

Dall’altra parte il Lecce si presente con Almqvist dal primo minuto(che già ha fatto male ai biancocelesti all’andata) con Oudin a giostrare a destra e Krstovic al centro dell’attacco.

Lazio-Lecce, la cronaca del primo tempo

Squadre subito aggressive con il Lecce che si fa vedere dalle parti di Provedel al quarto minuto con un tiro dalla distanza di Oudin deviato dalla retroguardia biancoceleste. Gli ospiti prendono coraggio, con Kristovic che al 12′ trova lo spazio per buttarsi in profondità dal vertice destro dell’area avversaria, scaricando però un centrale facile per Provedel.

La risposta della Lazio arriva un minuto dopo con Isaksen che si incunea in area sfruttando il tacco centrale di Luis Alberto, ma anche qui la conclusione è troppo centrata. Il Lecce tiene bene il campo pressando a uomo gli avversari, con i biancocelesti che in alcuni frangenti risultano poco precisi nell’ultimo passaggio. Al 24′ Sarri è costretto anche a rinunciare a Patric per un problema alla spalla, al suo posto in campo Romagnoli, con gli avversari che prendono sempre più campo con i minuti che passano.

Al 33′ ci prova Kaba dall’interno dell’area di rigore capitolino, con Provedel abile a chiudere sul secondo palo. Subito dopo, sugli sviluppi di calcio d’angolo, è Pongracic a flirtare con il gol grazie a un colpo di testa che finisce non di molto sul lato. La Lazio non riesce a reagire, la manovra è lenta e permette al Lecce di poter controllare in fase difensiva senza problemi. Isaksen e Zaccagni non riescono a puntare l’uomo per creare superiorità numerica , mentre Felipe Anderson è in balia dei centrali leccesi.

Al 45′ si scaldano gli animi tra Zaccagni e Gendrey, che diventano i primi due ammoniti della partita. Per il laziale è un giallo pesante, dato che era in diffida e lo porterà a saltare il match contro il Napoli in casa.

Secondo tempo

Nella ripresa Sarri lascia negli spogliatoi per far spazio a Pedro, che si mette subito in proprio al 50′ con un tiro dal limite che finisce alto sopra la traversa. E’ lo squillo di una Lazio più propositiva che si fa vedere di più dalle parti di Falcone come al 54′, quando Zaccagni da sinistra tenta il tiro a giro non trovando l’angolino per un soffio. E’ l’anticamera del vantaggio dei padroni di casa che arriva al 58‘: Rovella da destra serve centralmente Luis Alberto, che di prima serve in profondità Felipe Anderson che incrocia sotto la traversa per l’1-0 della Lazio.

E’ il gol della fiducia, i biancocelesti giocano più sciolti mettendo paura al Lecce, che reclama un rigore su Kaba al 61′ per un contatto con Pellegrini, ma per l’arbitro non c’è nulla. Al 62′ è il turno di Luis Alberto che ci prova dal limite non centrando la porta. Il Lecce si sveglia al 67′ con Krstovic, ben servito dalla destra da Almqvist, ma il colpo di testa ravvicinato del montenegrino non centra lo specchio della porta. Da lì la squadra di D’Aversa comincia a farsi veder di nuovo dalle parti di Provedel, ci prova Kaba al 70‘ da dentro l’area avversario, ma il tiro è schiacciato. I minuti passano e la pressione del Lecce va pian piano scemando, Sarri cambia buttando nella mischia Vecino, Lazzari e Immobile, mentre D’Aversa risponde con Strefezza, Blin, Piccoli e Dorgu, ma i giallorossi non riescono a trovare il bandolo della matassa, con la Lazio che tiene fino al triplice fischio. Tre punti d’importanza capitale per la corsa al quarto posto, mentre per il Lecce battuta d’arresto che non cambia l’ottimo percorso fin qui della squadra di D’Aversa.

Lazio-Lecce, la Nord dedica uno striscione per Eriksson

L’uomo dello scudetto. Il tecnico che è nel cuore di tutti i tifosi della Lazio da sempre e a maggior ragione da quando Sven Goran Eriksson ha confessato di essere molto malato. L’ex allenatore biancoceleste è stato colpito dal cancro, una notizia che sconvolto tutto l’ambiente laziale, anche se sono arrivati messaggi da parte di tante altre tifoserie. Ma in occasione di Lazio – Lecce di campionato, dal settore della Curva Nord pochi minuti prima dell’inizio della gara i sostenitori di fede laziale hanno alzato uno striscione, dedicandolo interamente a Svennis, incitando anche la famosa canzone dello scudetto: “La battaglia è iniziata, mr Sven siamo con te!”.

Tabellino

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Patric (24′ Romagnoli), Gila, Pellegrini (65′ Lazzari); Guendouzi, Rovella, Luis Alberto (65′ Vecino); Isaksen (46′ Pedro), Felipe Anderson, Zaccagni (79′ Immobile). A disp. Sepe, Mandas, Kamada, Casale, Hysaj, Basic, Cataldi, Fernandes. All. Maurizio Sarri.

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey (57′ Venuti), Pongracic, Baschirotto, Gallo (85′ Dorgu); Kaba (72′ Blin), Ramadani, Gonzalez (72′ Strefezza); Oudin (85′ Piccoli), Krstovic, Almqvist. A disp. Brancolini, Samooja, Listkowski, Smajlovic. All. Roberto D’Aversa.

Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno
Assistenti: Daniele Bindoni di Venezia e Alberto Tegoni di Milano
IV Ufficiale: Andrea Colombo di Como
VAR: Daniele Chiffi di Paola
AVAR: Aleandro Di Paolo di Avezzano

Marcatori: 58′ Felipe Anderson (La)

Ammoniti: Zaccagni (La), Gendrey (Le), Venuti (Le), Guendouzi (La), Ramadani (Le), Vecino (La), Pongracic (Le), Immobile (La).