Ricordi i vecchi gettoni telefonici impiegati nelle cabine pubbliche? No, non siamo in vena di ricordi e nostalgia, stiamo parlando di un potenziale tesoretto economico.
Quanto valgono i vecchi gettoni telefonici oggi?
Questi gettoni, utilizzati fino al 31 dicembre 2001, conservano un valore potenzialmente elevato, poiché sono stati universalmente accettati come mezzo di scambio. Per determinarne il valore, è essenziale considerare la loro storia e l’anno di emissione, individuabile attraverso la serie numerica a quattro cifre impressa sul gettone, indicante la data di emissione con le prime due cifre.
Tra le monete più ricercate, vi è lo Stipel, ambito dai collezionisti che possono spendere fino a 990 euro per ottenerlo. Le condizioni, sebbene rilevanti, non risultano fondamentali, poiché questi pezzi vengono comunque acquistati anche a prezzi inferiori rispetto alle monete in condizioni perfette. Ad esempio, i gettoni Set del 1934 hanno un valore compreso tra i 70 e i 150 euro, mentre i Teti del 1935 sono valutati tra i 30 e i 200 euro.
I gettoni più rari valgono fino a 1300 euro
Per quanto riguarda i gettoni coniati dal 1959 al 1982, in genere non sono vendibili, a meno che non abbiano caratteristiche particolari. Alcune monete ESM senza logo in quel periodo possono valere da 50 a 300 euro, a seconda del numero di serie. I gettoni più rari, come Timo datato 1928 e Telve del 1932, hanno valori di 1300 e 350 euro, rispettivamente, in condizioni perfette. Timo, se usurato, potrebbe comunque fruttare 200 euro.