Enzo Moscato: qual è la causa della morte del famoso attore di teatro? Il drammaturgo, regista e attore è stato capofila della Nuova Drammaturgia Napoletana, quella nata dopo Eduardo De Filippo, con più di 40 anni di attività.
Moscato usava un linguaggio declinato in un originale plurilinguismo, ed è ritenuto l’interprete di un nuovo teatro di poesia, che riconosce i suoi ascendenti non solo nei grandi autori e compositori napoletani, ma anche in Artaud, in Genet, nei poeti maledetti di fine secolo scorso e in Pasolini.
Enzo Moscato: causa morte e malattia
Enzo Moscato è morto sabato 13 gennaio 2024 all’età di 75 anni in seguito a una lunga malattia. La scomparsa è avvenuta proprio mentre alla Sala Assoli, nei suoi Quartieri Spagnoli, era in corso una rassegna a lui dedicata.
“Come drammaturgo, mi sono sempre lasciato andare a contrazioni (monologhi) e dilatazioni (testi con più personaggi); ma più vado avanti, più sento il teatro come azione collettiva. La libidine violenta è soltanto quella che da 40 anni mi spinge a scrivere teatro e a stare su un palcoscenico. Il senso lo lascio al pubblico. Il senso è il non senso. D’altra parte, chi mi conosce lo sa, io faccio ciò che devo. Le storie mi nascono dentro, mi catturano e mi costringono a scriverle. E, poi, non amo il teatro rassicurante e referenziale; e rifiuto lo spettatore passivo, che non si impegna in alcuno sforzo per tentare di delucidare quel senso o che è incapace di abbandonarsi alla sua mancanza. Ma, mi domando, che cosa è stato fatto finora per formare un pubblico evoluto, per educarlo ai nuovi linguaggi, a un teatro d’inquietudine e non di consolazione?“, aveva raccontato in una delle sue ultime apparizioni pubbliche.
Biografia
Figlio di Francesco Moscato e Concetta Turturiello, Enzo Moscato è nato nei quartieri spagnoli di Napoli, nel settecentesco palazzo Scampagnato. Dopo aver frequentato il liceo classico “Antonio Genovesi” di Napoli, si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Napoli Federico II, conseguendo l’abilitazione in Scienze Umane e Storia, con una tesi sui rapporti tra i movimenti politici di liberazione sessuale e la psicoanalisi.
Dal 1975 al 1977 ha insegnato filosofia e storia nelle scuole superiori di Napoli e Oristano. Nel 1980 ha cominciato l’attività in teatro e si è fatto subito notare da pubblico e critica come attore, autore e regista, figurando così tra i capofila della nuova drammaturgia napoletana. Si è occupato della direzione artistica per il Teatro Mercadante – Stabile di Napoli negli anni 2003-2006, per il Festival Internazionale di Teatro – Benevento Città Spettacolo negli anni 2007-2009, infine dal 1990 è stato il direttore artistico della “compagnia teatrale Enzo Moscato”.
Nel maggio del 2016 ha partecipato alla tredicesima edizione del FIT – Festival Internacional de Teatro, il più grande evento teatrale dello stato brasiliano di Minas Gerais, con la rappresentazione di due sue opere: Toledo suite e Compleanno. Durante questa serie di spettacoli brasiliani ha tenuto, sempre a Belo Horizonte, una Lectio Magistralis dal titolo “Vocal Desnudamento” presso la Facoltà di Lettere dell’Università federale del Minas Gerais, e una conferenza presso l’Academia Mineira de Letras dal titolo “Drama contemporâneo italiano – Degolarratos”, in cui ha presentato al pubblico brasiliano i contenuti del suo libro (tradotto in portoghese, col titolo “Degolarratos”, dalla drammaturga ed attrice d.ssa Anita Mosca). Numerosi i riconoscimenti ricevuti:
- Premio Riccione/Ater per il Teatro 1985
- Premio Idi 1988
- Premio Ubu per il Teatro 1988 e 1994
- Premio della Critica 1991
- Premio Oscar della Radio Italiana 1992
- Premio Internazionale di Radiofonia del Festival di Ostankino (Russia) 1994
- Premio ‘Viviani’ Benevento Città Spettacolo 2002 e 2009
- Premio ‘Annibale Ruccello’ Positano 2003
- Premio Napoli Cultura 2013
- Premio Ubu alla Carriera 2018
- Premio Concetta Barra 2020