Il governo, parlando della transizione dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione, ha parlato di un “taglio ai sostegni al reddito”.
Effettivamente, c’è una riduzione della platea dei beneficiari, ma è importante notare che per coloro con un reddito estremamente basso, soprattutto se pari a zero, il passaggio da un programma all’altro potrebbe persino risultare più vantaggioso.
Assegno di inclusione 2024, importo massimo
Va evidenziato che l’importo massimo dell’Assegno di inclusione è superiore a quello ottenibile con il Reddito di cittadinanza. Questo aspetto è evidente attraverso alcuni esempi che dimostrano che il taglio al sostegno non è stato così drastico come inizialmente presentato.
Con il Reddito di cittadinanza, l’importo massimo raggiungibile era di 500 euro al mese, moltiplicato per il parametro di scala di equivalenza che poteva arrivare al massimo a 2,1, o 2,2 in presenza di membri disabili nella famiglia. Quindi, ogni mese si potevano ricevere fino a 1.050 euro, o 1.100 in presenza di persone con disabilità.
Tuttavia, per ottenere tali benefici, il reddito familiare doveva essere pari a zero, e doveva essere raggiunto il parametro di scala di equivalenza richiesto. Quest’ultimo era calcolato assegnando un valore di 1 al richiedente e successivamente:
- 0,4 per ogni componente maggiorenne;
- 0,2 per ogni componente minorenne.
Ad esempio, una famiglia composta da 5 persone, di cui 3 maggiorenni e 2 minorenni, soddisfaceva i requisiti per aspirare all’importo massimo.
A questo si aggiungeva anche il rimborso per il canone di affitto, fino a 280 euro mensili, o eventualmente il rimborso della rata del mutuo fino a 150 euro.
Quindi, in condizioni favorevoli, si poteva arrivare a un sostegno massimo di 1.380 euro al mese, un importo considerato eccessivo dal governo, che ha introdotto tagli con il passaggio all’Assegno di inclusione.
Chi ci guadagna con l’Assegno di inclusione?
A parità di reddito e nucleo familiare, l’importo percepito dai beneficiari di Assegno di inclusione può differire rispetto al Reddito di cittadinanza.
Questo è dovuto al cambio dei criteri per definire il parametro di scala di equivalenza, il cui calcolo diventa più dettagliato:
- Per il richiedente, continua ad essere assegnato un valore pari a 1.
- Per i maggiorenni, spetta uno 0,4 solo se con carichi di cura (minori di 3 anni, almeno 3 figli minori o disabili) oppure se over 60; per i maggiorenni disabili, il valore sale a 0,50; scende a 0,30 nel caso di maggiorenni con grave disagio bio-psicosociale; in tutti gli altri casi, i maggiorenni sono esclusi.
- Per i minori, spetta uno 0,15 fino a 2 anni, 0,10 successivamente.
Nonostante criteri più restrittivi, il valore massimo ottenibile è aumentato, salendo a 2,2 per tutti e 2,3 per i nuclei con disabili. Considerando un importo base di 500 euro mensili, si può arrivare fino a 1.100 euro, 1.150 per i nuclei con persone disabili.
Tuttavia, raggiungere l’importo massimo è più complicato. Ad esempio, prendiamo il nucleo di prima, composto da tre maggiorenni e due minori: tutto dipende dall’età e dallo stato dei componenti, fermo restando che il reddito deve essere sempre pari a zero.
Supponiamo che i minori siano rispettivamente di 4 e 8 anni, con un valore di 0,10 per entrambi, e che tra i maggiorenni nessuno soddisfi i requisiti per essere considerato nel parametro. In tal caso, si scende da 2,1 a 1,2, con l’assegno che si riduce da 1.050 a 600 euro mensili. Tuttavia, come vedremo di seguito, c’è un modo per compensare questa perdita.
Arrivare all’importo massimo dell’Assegno di inclusione, è più facile per le famiglie numerose con figli piccoli o disabili. Ad esempio, una famiglia composta da tre maggiorenni, di cui uno disabile e un altro che se ne prende cura, più due minori di età rispettivamente pari a 4 e 8 anni, avrà un parametro di scala pari a 2,1, garantendo almeno lo stesso importo del Reddito di cittadinanza.
Inoltre, l’Assegno di inclusione prevede lo stesso rimborso per la quota di affitto, fino a 280 euro mensili, mentre non spetta il rimborso per il mutuo.
Come ottenere l’importo massimo dell’Assegno di inclusione?
Quando esaminiamo l’importo massimo dell’Assegno di inclusione, dobbiamo considerare anche il Supporto per la formazione e il lavoro. Questa misura è rivolta ai membri del nucleo familiare tra i 18 e i 59 anni, senza carichi di cura o impedimenti significativi alla salute, che non rientrano nel parametro di scala di equivalenza in quanto considerati occupabili.
Per queste persone, è possibile partecipare a un percorso di politica attiva che, per un periodo di un anno, prevede un assegno individuale di 350 euro mensili, completamente cumulabile con l’Assegno di inclusione.
Riprendiamo l’esempio della famiglia composta da 5 persone con due minori di 4 e 8 anni che, con il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione, ha visto ridursi l’importo da 1.050 a 600 euro. Supponiamo ora che i due adulti occupabili e quindi esclusi dal parametro di scala di equivalenza intraprendano il percorso di politica attiva del Supporto per la formazione e il lavoro: per ciascuno di loro, per 12 mesi, ci sarebbe un’entrata aggiuntiva di 350 euro. Complessivamente, quindi, dal passaggio si ottiene un sostegno totale di 1.300 euro, notevolmente migliore rispetto a quanto spettava con il Reddito di cittadinanza.
Inoltre, va sottolineato che mentre con il Reddito di cittadinanza l’Assegno unico per i figli era parziale, poiché ne veniva decurtata la quota già contenuta nel sostegno al reddito, ora non è più così. L’Assegno unico universale spetterà per intero, il che significa che, nel caso specifico, anziché un’entrata aggiuntiva di circa 180 euro, la famiglia riceverà 380 euro, con un guadagno aggiuntivo di 200 euro (stando ai valori aggiornati nel 2023).
Complessivamente, dunque, il nucleo familiare dell’esempio ha guadagnato 450 euro in più al mese dal passaggio, ma solo per il periodo massimo di 12 mesi in cui verrà riconosciuto il bonus di 350 euro del Supporto per la formazione e il lavoro agli occupabili. Una situazione che si rispecchia in molte altre famiglie.