Cos’è la Congestion Charge? Presto per accedere in automobile al centro storico della città di Roma si dovrà pagare una tassa aggiuntiva.

La Congestion Charge è infatti una manovra per contrastare l’innalzamento dell’inquinamento nel centro della Capitale.

La misura dunque si inserisce in una più ampia attività di tutela dell’ambiente e di modifica delle abitudini sulla mobilità privata.

L’inserimento di questo pedaggio non è un fulmine a ciel sereno. Già da tempo la giunta locale presieduta dal sindaco Roberto Gualtieri aveva comunicato che l’amministrazione fosse già all’opera per trovare la soluzione più opportuna nel controllare il numero di accessi nel centro storico.

Allo stesso modo, anche l’assessore alla mobilità Eugenio Patanè aveva paventato la volontà di istituire la Congestion Charge.

Quando allora sarà attiva questa tassa anti-inquinamento? Che zone comprenderà?

Cos’è la Congestion Charge: le zone interessate

Il piano di introdurre la Congestion Charge a Roma è stato proposto già per l’occasione dei preparativi per ospitare l’edizione del Giubileo del 2025. In una recente riunione per la gestione di questo evento è infatti emersa l’idea di potenziare il controllo degli accessi al centro storico.

Se da una parte verranno aumentati e migliorati tutti i sistemi con occhio elettronico per i varchi di accesso alla Fascia Verde della ZTL, dall’altra l’iniziativa andrà a completarsi con l’istituzione di un pedaggio ad hoc per accedere alla Ztl VAM.

Questa zona copre oltre 23 chilometri quadrati e si estende dal centro storico, ai quartieri Prati e Trastevere, fino alla Stazione Termini e a quella di Porta Pia, comprendendo anche le aree suburbane di Testaccio e dell’Aurelio.

L’amministrazione locale avrebbe già dato il via libera per ricevere le necessarie risorse per mettere in atto la manovra. Sono infatti già stati stanziati 12 milioni di euro di fondi pubblici per realizzare le postazioni di controllo e gestione delle infrazioni al nuovo pedaggio.

Si tratta dunque di un provvedimento irrevocabile e con cui gli abitanti di Roma dovranno iniziare a convivere.

Quando entrerà in vigore?

La Congestion Charge non sarà operativa nell’immediato. La data per l’entrata in funzione non è ancora nota con certezza, ma non avverrà prima dell’inizio del 2026.

Il motivo di tale dilatazione all’entrata in vigore dell’ordinanza risiede nelle tempistiche necessarie per la realizzazione della rete di dispositivi.

Il progetto infatti richiede il completamento di tutte le funzionalità accessorie al controllo dell’area destinata dal provvedimento. Si tratta dunque di realizzare piste telematiche presto tutti gli assi stradali al confine della Fascia Verde oltre a concludere il potenziamento di tutti i dispositivi elettronici con finalità di valutazione delle infrazioni.

In pratica, i fondi saranno utilizzati per formare un sofisticato sistema di controllo di tutto il centro di Roma. Saranno approntati server dedicati al monitoraggio di ogni veicolo in entrata nella zona ZTL, con la predisposizione di un iter per identificare e multare ogni trasgressore. L’obiettivo dell’amministrazione è anche una totale trasparenza e collaborazione con i cittadini.

Quanto costa?

Per il momento non ci sono comunicazioni certe sul costo del pedaggio. Roma tuttavia non è la prima città europea ad adottare questa iniziativa.

Possiamo pertanto avere un’idea dell’impatto economico confrontando quanto accade a Londra. Qui la “Congestion Charge” è una realtà ormai dal 2003 e l’area soggetta al pedaggio è stata estesa nel 2007. La tassa ha un costo di 15 sterline al giorno per ogni veicolo in entrata nel centro storico dalle ore 7:00 alle ore 22:00.

Il pedaggio ha quindi l’obiettivo di ridurre il congestionamento da traffico automobilistico e di conseguenza diminuire drasticamente l’inquinamento ambientale. Ciò viene raggiunto cercando di dissuadere gli utenti ad arrivare sino al centro storico cittadino con i mezzi privati.

Alla manovra dovrebbe quindi corrispondere un potenziamento delle linee di mezzi pubblici in modo da agevolare i cittadini e i pendolari nei loro quotidiani spostamenti.

Sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali, sembra che i veicoli elettrici non verranno colpiti dalla Congestion Charge a Roma. Ciò si dimostrerebbe un ulteriore incentivo per cambiare le abitudini nella mobilità locale e nel convertire le proprie modalità in modo maggiormente ecosostenibile.