Sul riscatto della laurea 2024 ai fini della pensione, molti contribuenti si chiedono se sia possibile pagare l’importo ridotto. Rispetto ai metodi di calcolo del costo dell’operazione con il sistema della riserva matematica oppure dell’onere calcolato a percentuale, si può fare ricorso a quanto prevede il comma 6, dell’articolo 20, del decreto legge numero 4 del 2019. In particolare, quanto è dovuto all’Inps per riscattare gli anni di studi universitari può ridursi di importo pagando un onere fisso per ciascun anno da valorizzare.
La formula di calcolo del costo, in questo caso, è quella dell’onere agevolato. Il risultato, tuttavia, è soggetto a variazioni annuali che dipendono, in particolare, dal tasso di inflazione registrato nell’anno precedente a quello nel quale si effettua la scelta.
Riscatto laurea pensione 2024, quando si paga l’importo ridotto?
Si può pagare un importo ridotto per il riscatto della laurea ai fini della pensione nel 2024? La risposta è positiva e rientra in quanto prevede il decreto legge numero 4 del 2019, ancora in vigore. La formula prevede il pagamento di una quota fissa per ciascun anno di studi universitari da riscattare. Questo meccanismo si può sempre utilizzare per i periodi di studio successivi al 31 dicembre 1995.
Chi invece ha intenzione di riscattare anni di studi collocati prima del 1996 deve mettere in conto di dover cambiare il proprio sistema previdenziale optando per quello contributivo puro. Ciò comporta il ricalcolo della futura pensione con un meccanismo differente rispetto a quello spettante.
Possono accedere a questa opzione i lavoratori con contributivi prima del 1996 purché gli anni di versamento siano almeno 15 dei quali almeno uno prima del 1996 e cinque successivi al 1995 e un montante di contributi al 31 dicembre 1995 non eccedente i 18 anni.
Riscatto laurea pensione 2024, cosa avviene nel caso di uscita con opzione donna o quota 103?
Alcune formule di pensione anticipata rispetto ai requisiti della riforma Fornero, prevedono già il ricalcolo dei contributi con il sistema contributivo puro. È il caso dell’opzione donna che prevede il ricalcolo dei contributi per aderire a questa formula di uscita anticipata. In caso di riscatto della laurea, la lavoratrice non ha bisogno di effettuare preventivamente la scelta in quanto già la domanda di pensione anticipata contiene il cambio di meccanismo di valorizzazione dei contributi versati. Quindi, subito dopo la domanda di pensione la lavoratrice può presentare anche la domanda di riscatto agevolato della laurea.
Lo stesso meccanismo dovrebbe essere effettuato dai lavoratori che quest’anno escano con la quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi) in caso di volontà di valorizzare gli studi universitari. La legge di Bilancio 2024 stabilisce, infatti, che a partire dal 1° gennaio di quest’anno, chi esce con quota 103 deve accettare il ricalcolo dei versamenti effettuati durante la vita lavorativa con il sistema contributivo puro. In attesa di ulteriori chiarimenti operativi dell’Inps, si può già anticipare che il meccanismo di ricalcolo dei contributi con quota 103 sia equivalente a quello previsto per l’opzione donna.
Formula del costo di valorizzazione degli anni di studio universitari
In merito al costo del riscatto agevolato della laurea, è da tener presente che l’onere per ogni anno di studi da valorizzare varia di anno in anno. In particolare, il costo del 2023 era pari a 5.775 euro per ciascun anno, un onere aumentato di circa 400 euro rispetto all’anno precedente per effetto dell’inflazione registrata nel 2022. Per l’anno 2024 l’importo da pagare deve essere ancora comunicato dall’Inps che arriverà a 6.100 euro per ogni anno oggetto di riscatto.
Il meccanismo di calcolo del costo comporta l’applicazione dell’aliquota Iva (pari al 33 per cento) al reddito minimo della gestione annuale dei commercianti ed artigiani, pari a 17.504 per l’anno 2023. Il valore dell’anno 2024 deve essere ancora comunicato e ufficializzato dall’Inps.
Da ultimo, pubblichiamo il caso di un lavoratore che può uscire nel 2024 con la quota 103 del 2023 grazie al riscatto della laurea.