Nel canale di Sicilia, a circa ottantatre chilometri dalle coste di Marsala, sarà istallato l’impianto eolico offshore galleggiante più grande del Mediterraneo.
Con un investimento da nove miliardi di euro, stanziato dalla società italiana Renexia, sarà realizzata un’infrastruttura energetica in grado di ampliare il mix energetico nazionale.
L’energia elettrica green, prodotta dall’impianto eolico galleggiante, permetterà di ridurre sia la dipendenza dalle fonti energetiche fossili sia le emissioni di anidride carbonica.
Istallato in mare aperto, dove la ventosità è superiore rispetto all’entroterra, l’impianto eolico offshore più grande del Mediterraneo sarà caratterizzato da elevata efficienza energetica.
Le condizioni particolarmente favorevoli del sito consentiranno di aumentare la produzione di energia rinnovabile, rispetto ad un analogo impianto eolico realizzato su terraferma, permettendo di ridurre il costo dell’energia elettrica.
Realizzato con centonovanta pale eoliche floating, con potenza complessiva istallata pari a 2,8 Giga-Watt, l’impianto eolico offshore galleggiante più grande del Mediterraneo sarà in grado di produrre circa 9 Tera-Watt/ora di energia elettrica.
Il parco eolico, con due linee elettriche sottomarine, sarà connesso alla rete elettrica della Regione Sicilia.
L’energia elettrica rinnovabile, generata utilizzando la forza del vento come fonte energetica primaria, permetterà di soddisfare il fabbisogno energetico di 3,4 milioni di famiglie.
Le caratteristiche dell’impianto eolico offshore galleggiante più grande del Mediterraneo
Realizzato con il progetto Med Wind, sviluppato dalla società italiana Renexia attiva nel settore delle energie rinnovabili e appartenente al gruppo Toto Holding SpA, l’impianto eolico galleggiante offshore più grande del Mediterraneo sarà formato da centonovanta pale eoliche galleggianti.
Per ridurre al minimo l’impatto paesaggistico dell’impianto offshore sulle coste siciliane, è stato individuato un sito distante ottantatre chilometri da Marsala, sessantanove dall’isola di Favignava e quarantasette dall’isola di Marettimo.
Per superare le difficoltà d’istallazione, dovute alla profondità del fondale marino che varia tra duecento e novecento metri, sono state utilizzate centonovanta turbine eoliche galleggianti (floating).
Istallate su una piattaforma galleggiante, in grado di adattarsi alle condizioni del mare senza la necessita di essere ancorate al fondale marino con fondamenta, le pale eoliche floating permettono di ridurre l’impatto sull’eco-sistema marino.
Ogni turbina eolica, con centottanta metri di altezza dal livello del mare e un rotore con un diametro di duecentonovantacinque metri, è in grado di produrre diciotto mega-watt di potenza elettrica.
Il parco eolico offshore galleggiante più grande del Mediterraneo, con una potenza complessiva istallata pari a 2,8 Giga-Watt, è in grado di garantire una produzione annua di circa nove Tera-Watt/ora di energia elettrica.
Quattro sottostazioni elettriche galleggianti, oltre a garantire la connessione elettrica degli aerogeneratori al sistema elettrico del parco eolico offshore, permettono la conversione della potenza elettrica dal regime stazionario al regime alternato.
L’energia elettrica generata dal parco eolico, con un elettrodotto formato da due linee elettriche subacquee in alta tensione, viene trasmessa alla rete elettrica della Regione Sicilia, per soddisfare il fabbisogno energetico di 3,4 milioni di famiglie.
Parchi eolici offshore, difficoltà superiori per le istallazioni
In mare aperto, con ventosità superiore rispetto all’entroterra, l’efficienza energetica dei parchi eolici è superiore, rispetto alle prestazioni che si ottengono con un analogo impianto realizzato sulla terraferma.
Ciò permette, ai parchi eolici offshore, di generare maggiore energia elettrica con un costo di produzione inferiore.
Tuttavia, per istallare le pale eoliche in mare aperto, sono necessarie procedure molto complesse.
Considerate le notevoli dimensioni degli aerogeneratori, per realizzare un parco eolico offshore è necessario utilizzare unità navali adibite al trasporto e all’istallazione delle pale eoliche.
Una delle maggiori difficoltà, che può incidere negativamente sul costo finale del parco eolico offshore e a volte rendere addirittura il progetto impossibile da realizzare, è la profondità del fondale marino.
Le pale eoliche convenzionali, istallate in mare aperto, devono essere ancorate con fondamenta realizzate trivellando il fondale marino.
Per ridurre le difficoltà, legate alle istallazioni in siti con profondità dei fondali marini molto elevate, i parchi eolici offshore vengono istallati a poche miglia nautiche dalle coste.
Ciò ha effetti negativi sia sull’impatto paesaggistico, con parchi eolici troppo vicini alle zone costiere, sia sulla superficie utile disponibile per le istallazioni.
La tecnologia Floating, attraverso l’utilizzo di pale eoliche galleggianti, permette di realizzare parchi eolici offshore in mare aperto e senza i limiti imposti dalla profondità dei fondali marini.
La tecnologia Floating, tra efficienza e innovazione
Per superare i limiti imposti dalla profondità del fondale marino nel Canale di Sicilia, che varia rapidamente da duecento fino a novecento metri, sono stati istallati centonovanta aerogeneratori galleggianti.
Le turbine floating, montate su piattaforme galleggianti e in grado di adattarsi alle condizioni del mare, possono essere istallate in mare aperto e permettono di sfruttare le condizioni di elevata ventosità tipiche delle zone distanti dalle coste.
Al contrario delle pale eoliche convenzionali, che per la loro istallazione necessitano di fondamenta ancorate al fondale marino, le piattaforme floating utilizzano un innovativo sistema di ancoraggio con zavorre.
Oltre ad aumentare la superficie utile per l’istallazione dei parchi eolici offshore, le pale eoliche galleggianti permettono di ridurre l’impatto sia paesaggistico, realizzando parchi eolici molto distanti dalle coste, sia sull’ecosistema marino.
Il progetto Mid Wind, sviluppato dalla Renexia per realizzare l’impianto eolico offshore galleggiante più grande del Mediterraneo nel Canale di Sicilia, permette di ampliare il mix energetico italiano e sostenere la transizione energetica.