Tra i 27 big in gara all’edizione 2024 di Sanremo, anche La Sad. La band di genere emo-punk-trap è molto in voga tra i giovani e recentemente è stata al centro di numerose polemiche per i testi delle loro canzoni.
Il trio formato da Theo (Matteo Botticini), Plant (Francesco Clemente) e Fiks (Enrico Fonte) tutti precedentemente solisti, è stato criticato aspramente sui social network e contestato dal Codacons per testi ritenuti misogini, d’inneggiamento all’uso di sostanze stupefacenti e violenza.
Con 360.000 ascolti mensili, sono entrati più volte in rotazione nella playlist Sanguegiovane di Spotify, dedicata alle nuove tendenze artistiche adolescenziali in Italia.
La Sad, quali sono i testi più violenti e misogini secondo i critici?
Il Codacons, insieme a l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi, sono contrari alla partecipazione dei 3 giovani al Festival della canzone italiana e si sono schierati contro Amadeus, Rai e il Festival di Sanremo.
La controversia non è nata per l’inedito sanremese Autodistruttivo, bensì per alcune canzoni precedenti del gruppo.
In particolare, i testi al centro delle critiche sono:
- Sto nella Sad: «Vedevo in te un’altra persona, tu sei peggio della coca, sei una tr**a»
- Psycho Girl: « Prendo il doppio degli psico’ per scordarmi di una psycho girl. E ti sco****i solo per strapparti il cuore»
- Mayday feat VillaBanks con la frase: «E il cogl***e che ti baci nelle stories spero te lo metta dentro senza mai provare amore».
Codacons: “Un paese che si muove per Giulia Cecchettin non può applaudire brani offensivi nei confronti delle donne”
In una lettera, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha palesato il proprio dissenso alla partecipazione del trio, evidenziando che un “Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire brani offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione costante di violenza e misoginia”
“Non si capisce allora la ragione che ha spinto la RAI e Amadeus a scegliere proprio questo trio, visti i testi decisamente inappropriati, in un momento in cui tutte le energie dovrebbero essere unite nella battaglia contro la violenza di genere: una scelta sbagliata cui e in assenza di una retromarcia immediata farà seguito la denuncia delle due Associazioni”
La risposta di Amadeus al Codacons
Non si è fatta attendere la risposta di Amadeus, che con tono pacato e sereno ha risposto al Codacons, invitando l’associazione a non giudicare un libro dalla copertina e di attendere l’uscita del brano Autodistruttivo:
“Sono andato a vedere sul vocabolario il significato della parola pregiudizio, opinione preconcetta capace di fare assumere atteggiamenti ingiusti, ecco perché io non amo le persone che hanno un pregiudizio, verso qualcuno o qualcosa. Prima si ascolta la canzone, si legge il libro, si guarda il film o un programma televisivo e poi si esprime un parere o si giudica, non prima: è sbagliato avere un pregiudizio”
Il Codacons risponde ad Amadeus: “Noi non amiamo le persone ipocrite”
Non si è fatta attendere la risposta ad Amadeus da parte del Codacons, nelle vesti di Carlo Rienzi: “Così come Amadeus, legittimamente, non ama le persone con pregiudizi, noi non amiamo le persone ipocrite racconta il presidente in una nota:
Il dizionario della lingua italiana definisce l’ipocrisia come ‘simulazione di virtù, di devozione religiosa, e in genere di buoni sentimenti, di buone qualità e disposizioni, per guadagnarsi la simpatia o i favori di una o più persone, ingannandole’”, attacca in una nota il presidente Carlo Rienzi. Non può non definirsi ipocrisia l’atteggiamento di chi a parole si schiera contro la violenza sulle donne, ma poi coi fatti premia invitandoli a Sanremo artisti i cui brani contengono frasi umilianti e offensive verso le donne, e testi che possono rappresentare una incitazione alla violenza”
La Sad si dissocia dai propri testi
Il trio, intervistato da Repubblica, ha preso le distanze dai propri testi e dichiarato di aver scritto le canzoni diversi anni prima e che sono il risultato di errori di cui i giovani sono ben consci. Gli ultimi brani sono il frutto di una analisi della società attuale.
Un’analoga situazione è avvenuta nel 2020 a Junior Cally, rapper all’epoca 28enne accusato di sessismo ed incitamento al femminicidio per il brano “No Grazie”.
L’artista, originario di Roma, si è dissociato totalmente dalle accuse specificando in numerosi video ed interviste di essere contro ogni forma di violenza di qualsiasi forma.
Matteo Salvini: “Non riesco ad assere un censore”
Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, si è espresso in merito alla delicata tematica della censura in Italia, argomento in cui rientra anche la polemica su La Sad durante il Convegno C come Economy – Il Content Creator tenutosi nel dicembre scorso:
Un libro non ti piace? Non lo compri. Un film lo ritieni orribile? Non lo guardi. Una serie TV è diseducativa? Cambi canale. Altra cosa è l’istigazione alla violenza. C’è un dibattito in queste ore su qualcuno invitato a Sanremo i cui testi sono opinabili. Alle idee più aberranti si risponde dal mio punto di vista con idee più vicine al nostro modo di essere, non con la censura. A meno che non ci sia l’istigazione al terrorismo, alla violenza e altre forme di questo genere.