Il gatto buttato a calci nella fontana nel centro di Alberobello, dove è annegato due giorni fa. Una coetanea filma l’amica durante la riprovevole impresa, immortalandola mentre sorride soddisfatta delle sue gesta. Le immagini finiscono in rete, rendendo la ragazzina responsabile della morte della bestiola riconoscibile. Sui social si scatena l’indignazione degli animalisti.
Gatto annegato nella fontana ad Alberobello: in città lo chiamavano Grey
Il micio vittima dell’insensata aggressione faceva parte di una colonia di gatti “adottati” dagli abitanti di Alberobello, il paese pugliese noto per i suoi stupefacenti agglomerati di trulli in provincia di Bari. Il nome della bestiola era Grey. Il fattaccio arriva a poche settimane da una vicenda analoga, avvenuta sempre in Puglia, nel comune di Altamura.
Come riporta l’Ansa, Catia Bianco, barsita del paese pugliese, tra le persone che si prende cura del gruppo di felini, ha recuperato la bestiola dalle gelide acque della fontana, convinta che il micio fosse caduto accidentalmente. Solo in seguito, la donna ha scoperto sui social cosa era davvero accaduto al gattino che accudiva.
Indignata e addolorata, la commerciante ha coinvolto altri compaesani nella denuncia nei confronti della ragazzina e dei suoi tutori. “Deve essere fatta giustizia per Grey” ha dichiarato la signora via social. Per quanto riguarda l’adolescente che si è macchiata di questo crudele crimine, la Bianco ha detto “Spero che capisca che il rispetto per ogni forma di vita è fondamentale“.
Indignazione social per il video e il post pubblicati in rete: “Ciao amò, beccati un po’ di notorietà”
Il video delle gesta della ragazzina pugliese è stato postato dall’amica che lo ha realizzato, accompagnato da un post che denuncia il livello di insensibilità di fronte alle sofferenze della bestiola. “Ciao amò, beccati un po’ di notorietà”, così ha scritto l’autrice delle immagini, creando un’ondata di indignazione in rete.
Le immagini le daranno forse notorietà, come tristemente accade in questi casi nelle dinamiche perverse dei social, ma permetteranno anche alle autorità di rintracciarla e di metterla di fronte alle conseguenze delle sue azioni. “Dovrebbe comprendere la gravità del suo gesto e assumersene le responsabilità – ha concluso la “mamma” di Grey – Crescere vuol dire anche questo”.
Questa ragazza dovrà rispondere penalmente del gesto compiuto e naturalmente dovrà risarcire la parte lesa. (Che non abbia a fare la solita fine che ha fatto il povero micio).