Per il 2024, non ci sarà il bonus acqua potabile. L’agevolazione non è stata prorogata nella Legge di Bilancio 2023. Tuttavia, le persone possono ottenere il rimborso per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. Vediamo insieme quando scade la domanda per il bonus acqua potabile.
Bonus acqua potabile 2024
Il governo italiano non ha previsto risorse da destinare al bonus acqua potabile. Tuttavia, sarà possibile presentare la richiesta di ammissione al beneficio per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.
È importante notare che le risorse sono limitate ed è possibile che risultino insufficienti alla copertura del credito d’imposta al 50%.
Appare, quindi, importante presentare la richiesta all’apertura dei termini, senza indugiare troppo. Pertanto, riepiloghiamo i requisiti principali del bonus acqua potabile.
A chi spetta e come funziona
Conformemente alle spiegazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, sarà riconosciuta una detrazione pari al 50 per cento.
Inoltre, per ottenere il rimborso è necessario rientrare nel limite di spesa di seguito indicato:
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
La richiesta di ammissione al beneficio, correlata di tutta la documentazione delle opere eseguite, dovrà essere trasmessa esclusivamente in via telematica all’Enea.
Bonus idrico 2024: come funziona per le spese del 2023?
Come detto precedentemente, il bonus acqua potabile non è stato confermato per il 2024. Tuttavia, qualcuno può ancora ottenere il beneficio; pertanto, è indispensabile prestare molta attenzione alle date di presentazione della richiesta di ammissione al beneficio.
Questo perché si avvicina la riapertura delle modalità di trasmissione della richiesta per il bonus acqua potabile, fissata come avveniva nell’ultimo triennio nel mese di febbraio.
Mai più di adesso, presentare la domanda tempestiva assicura l’ottenimento del rimborso, grazie alla detrazione di un credito d’imposta nella misura del 50 per cento.
Ricordiamo che la misura è stata introdotta per migliorare la qualità di filtraggio dell’acqua, oltre che per la razionalizzazione. L’obiettivo dell’incentivo mirava a ridurre drasticamente il consumo della plastica, iniziando dal contesto quotidiano.
Anche perché è apparso subito chiaro che insistendo sulla riduzione dello spreco delle risorse, si poteva raggiungere uno scopo più elevato, ovvero una riduzione dell’inquinamento causato dalla plastica e un miglioramento nella gestione delle risorse naturali.
Il beneficio fiscale può essere richiesto sulle spese sostenute nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.
Quando presentare la domanda per il bonus acqua potabile?
Per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, la domanda dovrà essere presentata dal 1° al 28 febbraio 2024.
La richiesta potrà essere presentata esclusivamente in via telematica seguendo le istruzioni indicate nel modello fornito dall’Agenzia delle Entrate.
È importante notare che, alla richiesta di ammissione al beneficio, è indispensabile allegare la relativa documentazione, a dimostrazione delle spese sostenute nel periodo oggetto dell’agevolazione, ovvero dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.
Il bonus di quest’anno potrebbe essere diverso rispetto a quello percepito in passato, perché le risorse sono nettamente limitate. È possibile che i contribuenti non ottengano il 50% delle spese sostenute su un tetto massimo di 1.000 o 5.000 euro, ma bensì che l’importo risulti condizionato dalla scorta disponibile della dote finanziaria. Pertanto, il bonus acqua potabile potrebbe risultare più basso rispetto alle aspettative.
L’Agenzia delle Entrate dovrà stabilire l’importo da riconoscere ai beneficiari attraverso un apposito provvedimento che dovrebbe arrivare entro il 31 marzo 2024.
Infine, i contribuenti che presentano la richiesta, nei termini, dovranno attendere almeno 10 giorni per il rilascio della ricevuta, che certifica l’iter completato con l’approvazione della richiesta o il diniego con motivazione.
I contribuenti che richiedono il beneficio possono portare in compensazione il bonus attraverso il modello F24.