L’agitazione degli ambulanti di Roma è pronta e la capitale si prepara ai furgoni in piazza. 

Scelta irrevocabile quella degli ambulanti romani che hanno deciso di protestare contro la notizia della messa a gara nel 2024 delle licenze voluta dal sindaco Gualtieri e la sua giunta. Una sfida nella sfida che prende vita nella determinazione del Campidoglio di andare contro il governo Meloni sulla questione concorrenza, in particolare sulla proroga delle licenze degli ambulanti.

Roma Capitale contro governo e ambulanti

Roma Capitale sta lavorando su diversi problemi, oltre che riscrivere il bando con tutti i municipi da varare entro il 2024 riguardo alle licenze degli ambulanti; un percorso lungo ma che sembrerebbe già partito. La politica capitolina sembra essere sicura della strada intrapresa, anche se qualche voce raccolta in maniera informale in Campidoglio smentisce questa sicurezza e assicura che il bando non partirà così facilmente.

Gli ambulanti però non ci stanno e forti della loro galassia associativa hanno intrapreso, come prevedibile, la mobilitazione di massa. Abbiamo raggiunto al telefono Marrigo Rosato segretario nazionale della Associazione Nazionale Ambulanti UGL che ci spiega come gli ambulanti siano delusi dalla posizione presa dal comune di Roma Capitale. “Vediamo questa presa di posizione molto male, ci siamo riuniti con tutte le associazioni degli ambulanti di Roma e abbiamo deciso di reagire e di scendere in piazza”.

E così faranno martedì 16 novembre per rispondere alla decisione del 30 dicembre di Roma Capitale di non applicare la “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” con la quale veniva garantito il rinnovo delle concessioni come era stabilito dalla Legge 17 luglio 2020 n. 77. 

Mobilitazione coerente con le azioni degli ultimi anni

Gli ambulanti puntano i piedi proprio sulla base dell’accordo del 2020 risalente al passato governo Conte che gli assicurava le proroghe di 12 anni e rifiutano la proposta di un nuovo bando comunale.

Sulla falsariga della giunta Raggi, il sindaco Gualtieri e l’assessora al commercio Monica Lucarelli sembrano voler seguire il pronunciamento del Consiglio di Stato sulle licenze degli ambulanti.

“Io non voglio ragionare in termini politici – spiega il segretario nazionale ANA Rosato – quella di Roma è una decisione che offende le istituzioni. Anche da un punto di vista giuridico la decisione del comune di Roma non sta in piedi. Fondata sul pronunciamento del Consiglio di Stato, la decisione della giunta non spiega che questo è arrivato prima che il ddl concorrenza venisse convertito dal Senato. Il consiglio di Stato lascia aperta la possibilità al comune di Roma di valutare l’applicazione del nuovo provvedimento. Non lo obbliga a disapplicare ma anzi apre una strada proprio all’applicazione del provvedimento del 30 dicembre 2023”. 

Ad aiutare politicamente la giunta capitolina ci sono anche le parole del Presidente della Repubblica Mattarella che nel consueto discorso di fine anno ha fortemente criticato le regole relative alla concorrenza evidenziando “rilevanti perplessità sulla proroga automatica delle concessioni”. 

Ambulanti in piazza contro la Bolkestein 

Negli anni però la galassia degli ambulanti, migliaia in tutta Italia, si è mobilitata in azioni che hanno spesso messo in difficoltà la politica facendola tornare indietro sulle proprie decisioni. E anche questa volta si preannunciano simili scenari.

“Abbiamo nel tempo costruito associazioni e gruppi che lottano per eliminare la Bolkestein – sottolinea Arrigo Rosato – e se Roma non fermerà la propria azione noi continueremo a scendere in piazza”

E così sarà per il 16 di gennaio alle ore 9 in piazza Bocca della Verità. Gli ambulanti saranno in strada con i propri furgoni pronti a farsi sentire dal vicino colle del Campidoglio.