L’utilizzo dei social network tra gli anziani si sta rivelando un valido alleato nella lotta contro l’isolamento sociale e nel miglioramento della salute mentale.

Gli studi dimostrano che l’interazione online può contribuire a creare connessioni significative, fornendo un importante sostegno sociale per queste persone più in là con l’età.

Scendiamo nei dettagli e vediamo come i social possono influenzare positivamente la vita degli anziani, promuovendo un senso di comunità e migliorando il loro benessere complessivo.

I social network fanno bene agli anziani, ecco perché

Mentre i social media sono considerati pericolosi per le generazioni più giovani, è vero il contrario per gli anziani. Secondo un recente studio, infatti, trascorrere del tempo sui social network consentirebbe a questi ultimi di migliorare la propria salute mentale ed evitare l’isolamento.

I ricercatori della Pennsylvania State University, in collaborazione con quelli della Kookmin University in Corea del Sud, hanno condotto uno studio per migliorare le impostazioni dei social media e consentire così agli anziani di navigare più facilmente.

Questo nuovo studio si è basato sui dati e sui sentimenti di 202 utenti di Facebook di età superiore ai 60 anni, che hanno interagito per un anno sui social network.

Qual è stato il risultato? Navigare sui social network ha permesso loro di acquisire fiducia in se stessi, migliorare la qualità del proprio benessere, ma ha anche ridotto il loro isolamento.

Quali attività sui social sono le più utili per gli anziani

Per questa generazione di utenti, le attività più utili da fare sui social sarebbero pubblicare foto, personalizzare il proprio profilo o sfogliare il thread dei post.

Pubblicare foto è positivamente associato a un sentimento di capacità, di autonomia, che è direttamente collegato al benessere.

L’isolamento si riduce grazie all’interazione con i propri cari e alla sensazione di interagire più regolarmente.

I benefici dei social network sugli anziani

Per le persone anziane è importante rimanere attivi nella società ed essere connessi al mondo circostante. In questo caso Internet si rivela uno strumento particolarmente pratico e utile.

I social sono un mezzo per stabilire nuove relazioni e incontrare nuove persone in modo più efficiente e rapido. Possono compensare il calo di socialità a volte dovuto all’interruzione del lavoro o alla mancanza di attività sociali di gruppo.

La socialità, di conseguenza, aumenta l’umore, la felicità, fa diminuire la malinconia e la depressione che spesso colpisce gli anziani.

Certo i social non possono sostituire in tutto il contatto umano reale, ma fanno la loro parte per evitare l’isolamento social.

Quali sono i social migliori per gli anziani

L’uso dei social network tra gli anziani è in crescita, con Facebook che resta la scelta principale per connettersi con amici e familiari. Tuttavia, la diversità delle piattaforme offre opzioni adatte a diverse esigenze.

Twitter potrebbe interessare coloro che desiderano partecipare attivamente alle discussioni sull’attualità, mentre Instagram e TikTok sono più orientati verso la condivisione visiva, adatti a chi vuole esplorare l’espressione creativa e condividere le proprie foto.

YouTube offre una vasta gamma di contenuti video che possono piacere, come le ricette e le preparazioni in cucina.

La scelta dipende dall’interesse e dall’approccio preferito, e l’esplorazione di diverse piattaforme può arricchire l’esperienza online degli anziani.

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Come possono proteggersi gli anziani sui social

Proteggere la tua presenza online è fondamentale. Inizia con una password difficile e mai riutilizzata. L’autenticazione a più fattori aggiunge uno strato extra di sicurezza.

Gestisci attentamente le impostazioni della privacy per mantenere al sicuro le tue informazioni. Sii cauto con richieste di amicizia sospette e segnala comportamenti strani.

Infine, condividi le tue informazioni online con cautela, evitando i dettagli sensibili. La sicurezza informatica è cruciale sui social media, quindi naviga consapevolmente e proteggiti.