Secondo uno studio condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dalla Bicocca di Milano l’1% degli italiani più abbienti paga meno tasse rispetto a tutti gli altri contribuenti.

Lo studio condotto dai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e della Bicocca di Milano è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of the European economic Association”. Scopriamo in questa guida a quali risultati sono pervenuti gli studiosi.

L’1% dei più abbienti paga meno tasse degli altri: il sistema fiscale italiano è progressivo e poi regressivo

Lo studio condotto dai ricercatori italiani della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e della Bicocca di Milano hanno evidenziato che il sistema fiscale italiano è moderatamente progressivo e poi diventa regressivo per il 5% dei più ricchi, che vengono colpiti da un’aliquota inferiore rispetto alla maggior parte dei contribuenti italiani.

A pagare più tasse sono i lavoratori dipendenti, seguiti dalla platea dei lavoratori autonomi, dai pensionati e da tutti coloro che percepiscono locazioni immobiliari e rendite finanziarie. Con il calo del reddito nazionale reale ad essere la fascia più colpita è stata quella dei giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. La perdita è stata di oltre 40 punti percentuali del reddito. Il 46% della ricchezza è posseduto dal 5% delle famiglie.

Quali sono gli altri risultati dello studio?

I ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e della Bicocca di Milano hanno messo in evidenza che il 50% dei meno abbienti detiene meno del 17% del reddito nazionale e vive con meno di 13.000 euro all’anno. L’1% dei più abbienti detiene oltre 10 punti percentuali del reddito nazionale.

Meno del 5% del reddito nazionale è detenuto dai 50.000 italiani più ricchi, che vantano entrate superiori al milione di euro in un anno. Gli studiosi hanno messo in evidenza che le fasce di reddito meno abbienti stanno registrando una diminuzione nella quota di reddito.

L’intero sistema fiscale italiano è solo blandamente progressivo per il 95% più basso della distribuzione del reddito, con un’imposizione fiscale che sale dal 40% al 50%”,

sottolinea Andrea Roventini, Full Professor dell’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna.

Lo studio ha voluto dimostrare che il sistema fiscale italiano diventa regressivo per il 5% dei contribuenti più abbienti con un’aliquota che decresce e raggiuge i 36 punti percentuali per chi guadagna oltre i 500.000 euro all’anno. Se si considera la distribuzione del patrimonio il sistema fiscale è regressivo. Si rende necessario rimettere in discussione e revisionare il sistema fiscale tricolore.

Irpef, si passa da 4 a 3 aliquote

Il governo Meloni ha accorpato gli scaglioni e si è passati da 4 a tre aliquote Irpef. L’esecutivo di Centro-Destra punta a mantenere la promessa di introdurre una flat tax per tutti i lavoratori. La flat tax è una tassa fissa ed unica caratterizzata da un’imposizione fiscale unica per tutti i redditi. Attualmente la flat tax è prevista per le Partite IVA Forfettarie.