Per chi investe, occorre prendere in considerazione una miriade di fattori, prima di prendere posizione sul mercato. Oltre ai fattori tecnici, ce ne sono alcuni di carattere psicologico destinati a riversarsi con forza sulla sua direzionalità e sui prezzi degli asset.

Tra questi fattori uno dei più importanti in assoluto è il sentimento del mercato. Può infatti influenzare la quotazione di una criptovaluta a prescindere dalle caratteristiche della stessa, spingendo i trader ad abbandonare un affare.

Quando tale spinta avviene in negativo si parla di FUD, acronimo di Fear, Uncertainty e Doubt (paura, incertezza e dubbio). Proviamo quindi a capire meglio di cosa si tratti e quali siano i suoi effetti sul mercato crypto.

FUD: di cosa si tratta

Ogni asset virtuale ha delle caratteristiche che non mutano, a differenza del suo valore di mercato. La sua quotazione, infatti, va a mutare sulla base della percezione che il grande pubblico degli investitori ha al suo riguardo.

Su questa percezione vanno ad operare non soltanto alcuni fattori esterni, ad esempio il livello di concorrenza che un determinato token deve affrontare o il mutamento delle normative che lo riguardano, ma anche di carattere psicologico.

Il FUD è uno dei più importanti in assoluto. Il suo impatto sul mercato crypto può rivelarsi anche più forte rispetto a quello che evidenzia generalmente su altri. La paura, l’incertezza e il dubbio sapientemente instillati da una campagna di stampa possono essere devastanti, spingendo gli investitori a mettere in disparte gli strumenti dell’analisi tecnica e fondamentale, anche se la realtà è nettamente diversa da quanto evidenziato da cattive notizie sparse ad arte.

A volte queste campagne non hanno alcun effetto, in quanto indirizzate su asset molto forti. Si pensi a Bitcoin, più volte indicato alla stregua di una bolla o di una truffa. Accuse che non sono bastate per instillare tra i trader il FUD. In altri casi, però, i risultati sono ben diversi e, soprattutto, disastrosi.

Un caso di scuola: la Silicon Valley Bank

Da quanto ricordato in precedenza, è abbastanza facile comprendere come il FUD rappresenti a tutti gli effetti una tattica tesa a manipolare il mercato, soprattutto se utilizzata in maniera chiaramente intenzionale. Per capirlo basta osservare con attenzione quanto accaduto nel corso dell’ormai famoso crollo della Silicon Valley Bank.

Il fallimento dell’istituto bancario collegato al settore delle criptovalute ha avuto alla sua base alcuni motivi. Ma a spingere alla corsa agli sportelli i clienti della banca, che ha detto la parola fine alla sua avventura, è stato proprio il sentimento di paura, incertezza e dubbio che si è propagato come una scossa elettrica tra i suoi clienti.

È in effetti bastato calcare i toni sulla solvibilità della banca per abbattere SVB alla stregua di un fuscello, Un ciclone che ha poi proseguito la sua corsa devastante toccando anche altri istituti, senza farli fallire, ma provocando comunque una nuova depressione del mercato.

SVB ha fallito per una serie di motivi. Si potrebbe dire che la FUD ha portato alla corsa agli sportelli della SVB. Il motivo più importante è stata una corsa agli sportelli, uno scenario in cui molti clienti ritirano i propri depositi contemporaneamente.

Chi ha interesse a propagare il FUD?

La domanda che in molti si fanno, a proposito del FUD, è la seguente: cui prodest? In effetti quando si verificano campagne di questo genere ad opera di qualcuno, è del tutto comprensibile che ci siano settori intenzionati a trarre beneficio dalla diffusione di un sentimento negativo.

I primi sospettati in tal senso non possono che essere coloro che sono abituati a manovre speculative sui mercati. Si pensi ad esempio agli hedge fund e agli short seller, da sempre abituati a coordinarsi per colpire e affondare titoli e asset di vario genere.

Sul mercato delle criptovalute ad essi vanno aggiunte le cosiddette balene, coloro che detengono grandi quantità di un determinato token e intendono mettere a frutto questa posizione di forza. Si pensi ad esempio alle whale di BTC, che potrebbero facilmente decidere di rastrellare criptovaluta a basso costo, facendo crollare la quotazione dell’icona crypto facendo filtrare notizie allarmanti e non veritiere.

Proprio per questo motivo il consiglio degli esperti è di cercare di non farsi cogliere dalla frenesia di vendere quando iniziano a circolare notizie negative su un determinato progetto. E, soprattutto, di guardare ai fondamentali dello stesso, da cui può dipendere per larga parte la capacità di resistenza del suo prezzo.