Evitare di tenere liquidità disponibile? Senza dubbio, specialmente quando si è certi di non aver bisogno di quei fondi per un periodo stabilito. Per mitigare il rischio, una scelta sagace potrebbe essere orientarsi verso gli strumenti del reddito fisso. In questo contesto, l’emittente si impegna a rimborsare il capitale alla scadenza e a garantire un rendimento già noto sin dall’inizio.

Consideriamo ora il caso di un capitale di dimensioni medie e di un risparmiatore con una propensione al rischio pressoché nulla. Supponiamo di voler investire tale capitale in un prodotto di risparmio postale. Ad esempio, quale sarà l’importo incassato alla scadenza se oggi trasferisco 20.000 euro sul Buono Fruttifero Postale a 4 anni Plus?

Quanto guadagno se investo oggi 20mila euro sul Buono 4 anni Plus?

Passiamo ora all’analisi dei rendimenti. Il tasso annuo lordo alla scadenza ammonta al 2,00%, corrispondente all’1,76% netto. Ciò significa che nel caso di riscatto anticipato del prodotto prima dei 4 anni, il detentore ha diritto solo al capitale nominale versato, escludendo gli interessi. Questi ultimi si accumulano sin dall’inizio ma vengono riconosciuti solo al termine del periodo di 48 mesi.

Per completare le informazioni, la Tabella A nei Fogli Informativi specifica i coefficienti lordo e netto da applicare per calcolare l’importo alla scadenza:

  • Coefficiente lordo: 1,08243216
  • Coefficiente netto (con sola ritenuta): 1,07212814, in sostanza, l’equivalente di uno stipendio medio.

Buoni Fruttiferi Postali a breve scadenza

Tra i Buoni Fruttiferi attualmente disponibili, la scadenza più breve è fissata a 4 anni. In questo intervallo temporale, troviamo:

  • il Buono Soluzione Eredità,
  • il Buono 4 anni Risparmiosemplice,
  • il 4 anni Plus.

Il buono 4 anni Plus offre un rendimento fisso per ciascuno dei 4 anni della sua durata totale. Al contrario, i buoni con una durata medio-lunga presentano una struttura tipica step-up, ovvero un aumento del rendimento in relazione al tempo di detenzione dello strumento.

Tuttavia, come gli altri buoni, anche in questo caso il detentore ha il diritto di riscattare il capitale in qualsiasi momento, anche prima della scadenza. È fondamentale che il riscatto avvenga entro i termini di prescrizione, nel caso in cui il titolo sia cartaceo. Se dematerializzato, invece, non ci sono problemi: l’importo finale viene automaticamente accreditato alla scadenza sul conto di regolamento.

Il taglio minimo di sottoscrizione è di 50 € e i suoi multipli. L’acquisto può essere effettuato sia presso uno sportello, presentando i documenti necessari, che in modalità remota, tramite web o app, qualora siano abilitati a tali operazioni. Per quanto riguarda le spese, non ci sono costi di gestione dall’inizio alla fine, ad eccezione degli oneri di natura fiscale. La ritenuta sugli interessi attivi è del 12,50%, mentre l’imposta di bollo si applica nei casi, modi e forme previsti dalla legge.