“Hotel Europa” è la miniserie in onda venerdì 12 gennaio su Rai 3 alle 21.20. I protagonisti Jonathan Berlin, Benjamin Sadler, Katharina Schüttler, Nicole Heesters e Jesse Albert ci guidano attraverso questa avvincente narrazione, diretta con maestria da Thorsten Schmidt. Il titolo originale, “Das Weiße Haus am Rhein”, tradotto come “La casa bianca sul Reno”, svela la trama e il finale di questa coinvolgente storia in due parti.

Come finisce “Hotel Europa”?

Di seguito la trama dei due episodi della miniserie “Hotel Europa”.

Episodio 1

Il protagonista centrale di questa narrazione è Emil, l’erede di un sontuoso hotel situato a Bad Godesberg sulle rive del Reno, proveniente da una famiglia benestante. Al suo ritorno dalla Prima Guerra Mondiale, Emil è animato da un desiderio di riscatto e ha l’urgenza di superare i traumi vissuti nelle trincee. Uno di questi episodi in particolare, in cui ha sparato al suo superiore nel tentativo di difendersi, continua a bruciare nei suoi occhi.

Ritrovatosi nuovamente nella sua residenza, Emil si trova ad affrontare la complessità del rapporto con Fritz, un nazionalista responsabile della gestione del Rhine Hotel Dreesen, un’impresa a conduzione familiare. Questo hotel, solitamente scelto da famiglie ebree per le loro vacanze, diventa il palcoscenico di un conflitto interno. Mentre Fritz si ribella contro gli occupanti francesi, Emil si orienta verso la ricerca di un compromesso. Il giovane ventunenne, con il sostegno della sorella minore Ulla, introduce un’aria di novità all’interno dell’albergo, concentrando gli sforzi sulla promozione della cultura e dell’intrattenimento per attirare una clientela più ampia.

Emil è affettuosamente accolto da Adelheid, la sua vivace nonna e proprietaria dell’hotel. Tuttavia, il ritorno di un ex commilitone all’albergo, con l’intento di ricattare Emil, mette a rischio il segreto custodito tra lui e l’amico Robert. In questo momento critico, Elsa, una cameriera devota all’hotel, si offre in aiuto per affrontare la minaccia imminente e proteggere l’integrità della loro storia.

Episodio 2

Il secondo capitolo della trama prosegue il percorso del Rhine Hotel Dreesen, iniziato negli anni Venti con la sua Art Nouveau e che si spinge poi negli anni Trenta, un periodo in cui gli equilibri si trasformano e l’incubo nazista si fa sempre più preminente in Germania. La gestione dell’hotel continua a essere teatro di conflitti tra Emil e Fritz.

Emil si focalizza sul divertimento, lo sfarzo e l’attrazione di ospiti internazionali, elementi che riescono a suscitare l’interesse dell’albergo. Dall’altra parte, Fritz desidera maggior concretezza da parte del figlio. Quando Emil mette in atto una mossa strategica invitando Charlie Chaplin all’hotel, guadagna una nuova considerazione da parte dei genitori, Fritz e Maria, emergendo come il possibile nuovo capofamiglia.

Nel frattempo, Ulla diventa madre, dando alla luce un bambino avuto da Bakary Diarra, un soldato franco-senegalese. Per Emil inizia una nuova lotta, questa volta contro i pregiudizi e il razzismo presenti nella cittadina ultra-religiosa di Bad Godesberg. Egli si impegna a non permettere a nessuno di trattare il suo nipotino in modo diverso solo a causa del colore della sua pelle. Nel contesto dell’hotel, Claire Deltour, la cantante parigina assunta da Emil, crea scandalo con uno spettacolo che aliena gli ospiti abituali.

Adolf Hitler, ospite illustre al Rhine Hotel Dreesen, decide di trasformare l’albergo nel suo quartier generale in Renania. Sebbene questo favorisca l’hotel a livello nazionale, per la famiglia di albergatori, in parte ebrea e critica nei confronti del regime, inizia un periodo di grande apprensione. Mentre Fritz e Maria cercano di accontentare Hitler e rientrare nelle grazie dei nazionalsocialisti, il figlio Emil mostra poca inclinazione a sottomettersi al Führer e rifiuta di riconoscerlo come leader supremo. Quando la polizia di partito minaccia fisicamente il giovane imprenditore, Emil si trova costretto a compromettere le sue convinzioni per sopravvivere.