Debutta su Rai 3 la serie televisiva inedita “Hotel Europa”, che traccia l’ascesa del nazismo attraverso la storia di una famiglia di gestori alberghieri nelle campagne tedesche. Questa produzione televisiva, composta da due episodi di 90 minuti ciascuno fusi in un unico film per il pubblico italiano, si propone di documentare la struggente lotta per la sopravvivenza di persone comuni.

“Hotel Europa” è una storia vera?

Il film è ispirato ad eventi reali e si svolge in un hotel sulle rive del Reno. Questo luogo, testimone di incontri cruciali, ha ospitato figure politiche, artisti, filosofi e celebrità internazionali, diventando crocevia di eventi storici europei. L’hotel di lusso ha accolto personalità come Charlie Chaplin, Marlene Dietrich e Greta Garbo, e nelle sue stanze, nel settembre del 1938, si svolse l’incontro tra il primo ministro inglese Neville Chamberlain e Adolf Hitler, durante il quale il dittatore impose l’ultimatum per l’annessione del territorio dei Sudeti, evento che avrebbe scatenato la Seconda guerra mondiale.

Il film segue le vicende di Emil, erede di un prestigioso albergo e discendente di una facoltosa famiglia. Tornato dalla Prima guerra mondiale, Emil porta con sé un oscuro tormento: l’omicidio di un superiore commesso per autodifesa. A casa, scoppia un conflitto con suo padre, mentre l’albergo, tradizionalmente frequentato da famiglie ebree, si trova improvvisamente ad ospitare un ospite ingombrante: Adolf Hitler.

La trama si dipana tra le dinamiche familiari di Emil e il contesto di un mondo in tumultuoso cambiamento durante l’ascesa del nazismo tra le due guerre. La regia di Tjorsten M. Sschmidt intreccia con maestria storie personali ed eventi storici, creando un affresco avvincente e credibile. “Hotel Europa” trae ispirazione dalla saga tedesca “Heimat”, reinterpretandone con originalità temi e contesti.

A quale romanzo è ispirato “Hotel Europa”?

Basata sul libro del 2021 “Das Weiße Haus am Rhein” di Helene Winter, la miniserie in due puntate svela un capitolo poco noto legato all’ascesa di Hitler in Germania.

La storia si focalizza sulla decisione, a partire dal 1926, di “occupare” alcune stanze del Rheinhotel Dreesen, situato nella parte occidentale della Germania, per trasformarle nel quartier generale del partito nazista, che avrebbe poi conquistato il potere nel 1933.

Mentre la trama attinge a eventi storici autentici e alla vera storia del Rheinhotel Dreesen, le vicende familiari dei proprietari sono in gran parte frutto della finzione. Tuttavia, è verificato che Fritz e Maria Dreesen, i genitori di Emil, hanno mantenuto una corrispondenza intensa con Hitler fino agli ultimi giorni della sua vita. La miniserie, narrata in ordine cronologico, attraversa quasi due decenni, e il ritmo della storia segue le vicissitudini sperimentate dall’Hotel Dreesen, dove dramma e intimità si equilibrano in modo coeso durante le tre ore di proiezione.

L’hotel esiste ancora oggi

Costruito tra il 1893 e il 1894 su un’antica struttura ristorativa chiusa da molti decenni, l’hotel si erge a pochi chilometri da Bonn, ex capitale della Germania Ovest, attirando ancora numerosi turisti provenienti da tutto il mondo. La sua attrattiva è arricchita dalla posizione incantevole con vista sul fiume e dalla facciata bianca adornata da fiori rossi sui tetti dei terrazzini.

Questo prestigioso albergo ha accolto una vasta gamma di personaggi illustri, tra cui Charlie Chaplin, Marlene Dietrich e Greta Garbo. Nei saloni del Dreesen, nel settembre del 1938, si svolse un incontro storico tra il primo ministro inglese Neville Chamberlain e Adolf Hitler. In quella circostanza, il dittatore tedesco impose l’ultimatum per l’annessione del territorio dei Sudeti alla Germania, dando il via a una serie di eventi che avrebbero scatenato la Seconda guerra mondiale.