L’artrite di Horton, conosciuta anche come arterite temporale, è una malattia infiammatoria che coinvolge i vasi sanguigni.
I suoi sintomi principali includono dolore e sensibilità nella zona delle tempie, visione offuscata e affaticamento. Le cause precise non sono completamente comprese, ma coinvolgono certamente il sistema immunitario.
Di solito i trattamenti di cura sono medicinali a base di corticosteroidi. Scendiamo nei dettagli e vediamo come affrontare questa patologia.
Cos’è l’artrite di Horton
L’artrite di Horton si manifesta con mal di testa insopportabili, accompagnati da dolore alla mascella che si irradia su tutto il viso. Senza un trattamento tempestivo, può portare a gravi complicazioni. Fortunatamente, la sua prevalenza è rara: si stima che ne soffra una persona su 1.000, tra le persone di età superiore ai 50 anni.
Questo tipo di artrite viene diagnosticata, in sei casi su dieci, in una donna, soprattutto in età avanzata.
Emicranie o mal di testa ricorrenti, così come dolori alla mandibola, ma anche problemi alla vista, anche cecità parziale, o una visione frammentata, possono essere segni dell’artrite di Horton. La causa può essere l’infiammazione delle arterie temporali, caratteristica della malattia. Il paziente, durante gli attacchi, spesso è anche febbricitante.
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Da cosa è causata l’artrite di Horton
L’artrite di Horton è una condizione caratterizzata da vasculite dei grandi vasi, cioè un’infiammazione dei grandi vasi del corpo. Sono colpite principalmente le arterie del collo e della testa, come le arterie carotidi, le arterie oftalmiche e le arterie vertebrali.
Le cause esatte dell’artrite di Horton non sono note, ma esiste senza dubbio un fattore genetico. Potrebbe essere collegata ad arteriosclerosi o infezione preesistente.
Ricerche recenti sembrano dimostrare che in questa patologia vi sia una reazione immunologica inadeguata, che ricorda una malattia autoimmune.
L’artrite di Horton si manifesta dopo i 50 anni e colpisce preferenzialmente le donne (si stima che la stragrande maggioranza delle persone colpite abbia più di 70 anni). L’età è quindi il principale fattore di rischio.
Il fumo, che ha un impatto negativo sui vasi sanguigni, potrebbe avere un legame con la malattia di Horton.
Come viene diagnosticata e curata l’artrite di Horton
L’artrite di Horton viene diagnosticata attraverso i sintomi e poi valutando il beneficio del trattamento. Infatti, generalmente, l’assunzione del trattamento migliora significativamente i sintomi in pochi giorni.
L’esame di riferimento è la biopsia dell’arteria temporale. Anche un’ecografia Doppler dell’arteria temporale può aiutare a perfezionare la diagnosi.
Possono essere prescritti anche esami specifici per immagini, come la PET-Scan o l’angio-MRI, che consentono di analizzare la parete vascolare delle arterie colpite e sono meno invasivi della biopsia.
Gli esami del sangue, invece, non consentono una diagnosi precisa, ma possono evidenziare un’infiammazione (con un’elevata velocità di sedimentazione, un elevato livello di proteina CRP nonché un aumento del livello di fibrinogeno).
Una volta diagnosticata, la malattia viene trattata con corticosteroidi e antinfiammatori steroidei. Un trattamento tempestivo può ridurre rapidamente i sintomi e farti tornare alla vita normale, ma i corticosteroidi, purtroppo, non sono privi di effetti collaterali.
Le dosi somministrate vengono quindi gradualmente ridotte, ma può essere necessario riprendere il trattamento se ricompaiono i sintomi della malattia.
Quali sono le complicazioni dell’artrite di Horton
L’artrite di Hortn provoca innanzitutto l’infiammazione delle arterie temporali, ma può diffondersi ad altre arterie, in particolare quelle che vanno al cervello. La malattia può risalire anche al cuore.
Un cuore scarsamente irrigato o un cervello privo di ossigeno a causa di arterie malate portano a gravi complicazioni come ictus o infarto del miocardio.
In conclusione, l’artrite di Horton è una condizione infiammatoria che richiede una diagnosi tempestiva e un trattamento mirato. Affrontare i sintomi e comprendere le opzioni terapeutiche è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti colpiti da questa malattia vascolare.