La delicata indagine condotta dalla polizia di Stato e coordinata dalla procura di Tivoli durata circa quattro anni, è terminata. Mercoledì scorso, 10 gennaio, un 46enne è stato arrestato a Roma. L’uomo, di origine romena, ma residente a San Cesareo, è accusato di abusi sessuali sulla figlia di 10 anni.

Abusi sessuali sulla figlia di 10 anni: arrestato un 46enne a Roma

L’intervento degli agenti della polizia di Stato del pool specializzato nella violenza di genere e minori del commissariato di Tivoli-Guidonia è scattato a seguito della denuncia della ex moglie. Secondo la testimonianza della donna e dai dati raccolti dagli inquirenti, il 46enne avrebbe abusato ripetutamente della bambina dal 2020.

L’uomo, incensurato, si è separato dalla moglie da alcuni anni, ma frequentava regolarmente i figli, un maschio e una femmina, secondo quanto disposto dal Giudice in seduta di separazione. In quelle occasioni, il padre avrebbe distratto il figlio maggiore per poter rimanere da solo con la figlia minore e, così, approfittarne.

La piccola avrebbe raccontato tutto al fratello, che lo avrebbe riferito alla madre. A sua volta, la donna ha immediatamente allertato il comando di polizia e fatto denuncia. Quando affermato dalla ragazzina è stato ritenuto attendibile dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale tiburtino:

Il racconto degli abusi subiti …coerente, lucido, genuino e, nel senso della genuinità del narrato, depongono anche le modalità in cui è avvenuta la rivelazione …un racconto spontaneo…che…trova riscontro nelle dichiarazioni del fratello, il quale non solo ha raccolto le confidenze della sorella ma ha reso dichiarazioni che riscontrano indirettamente e in maniera particolarmente genuina le dichiarazioni della sorella…[…]. La reiterazione delle condotte in danno dell’integrità psicofisica della figlia minore …nonché le concrete ed allarmanti modalità sono state poste in essere (si pensi alle gravissime ripetute aggressioni della sfera sessuale della figlia minore di appena sette anni all’epoca in cui le condotte hanno avuto inizio) che, con tutta evidenza, connotano la personalità dell’indagato come prevaricatrice e rivelatrice dell’incapacità di reprimere le pulsioni lesive dell’altrui integrità fisica e psicologica…

Il gip ha predisposto, perciò, la misura della custodia in carcere, richiesta dalla Procura, per prevenire il concreto e attuale pericolo di reiterazione degli abusi sessuali da parte dell’uomo a danno della figlia.