È stata uccisa dal marito Igor Moser, poi morto suicida: ecco chi è Ester Palmieri, la 37enne di Valfloriana, in provincia di Trento, trovata morta ieri, 11 gennaio, da alcuni familiari. Stando ai primi accertamenti, sarebbe stata aggredita alle spalle con un coltello mentre i suoi tre figli erano a scuola. Poi l’uomo, che non accettava la fine del loro matrimonio, si sarebbe recato in un fienile, impiccandosi.
Uccisa dal marito a Valfloriana, Trento: ecco chi è Ester Palmieri
Ester Palmieri aveva 37 anni ed era originaria di Cavalese. Da giovane aveva frequentato la scuola di estetica Armida Barelli di Levico Terme e, dopo aver lavorato per anni in ambito socio-sanitario, aveva aperto uno studio olistico, “Scintilla alchemica”, nella frazione di Casatta di Valfloriana, a Trento, dove viveva insieme al marito Igor Moser, di 45, e ai loro tre figli.
Ieri, 11 gennaio, approfittando della loro assenza, l’uomo – con cui Palmieri era in fase di separazione – l’avrebbe aggredita a morte con un coltello al culmine di una lite, mentre era di spalle, senza che riuscisse a difendersi. A dare l’allarme, dopo aver trovato il suo corpo all’interno dell’abitazione in cui vivevano, erano stati alcuni familiari.
Il cadavere di Moser era stato trovato impiccato in un fienile a Castello di Fiemme. Stando ai primi accertamenti, si sarebbe suicidato. Dalla comunità locale era noto per la sua attività di boscaiolo. Nessuno si aspettava che avrebbe mai potuto compiere un gesto simile. Un gesto che a Trento ha sconvolto tutti.
Queste sono quelle storie che nessuno di noi vorrebbe mai leggere. Ancora una volta un nuovo omicidio. Vittima una donna, una mamma, che lascia soli i suoi bambini. Non voglio entrare nel merito della vicenda per la quale saranno già avviate le indagini, ma quando ho letto quanto accaduto ho avuto un tuffo al cuore, un nodo alla gola. Pensando a quella mamma, pensando a quei bambini ormai soli,
ha dichiarato il vicepresidente della Provincia Francesca Gerosa.
La riflessione del sindaco
Gli ha fatto eco il primo cittadino di Valfloriana Franco Ianaselli, parlando di un'”emergenza che ci riguarda tutti” in relazione all’aumento dei casi di femminicidio. Nel farlo, si è rivolto specialmente agli uomini, “spesso incapaci di accettare la libertà e l’autonomia delle donne”.
Un tema di cui si è discusso molto, negli ultimi tempi, soprattutto in relazione all’uccisione della giovane Giulia Cecchettin da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta, ora detenuto a Montorio Veronese. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, il ragazzo, 22 anni lo scorso dicembre, era infatti ossessionato dalla ragazza da cui era stato lasciato, al punto di arrivare a ricattarla emotivamente affinché continuassero a sentirsi e a vedersi.
Le diceva di non poter vivere senza di lei, obbligandola a ritagliare del tempo per lui che, nel corso dei mesi, si era fatto sempre più insistente, recriminandole addirittura di trascorrere troppo tempo con le amiche e con i familiari. Non accettava di vederla andare via: temeva che, dopo la laurea, il suo allontanamento si sarebbe fatto permanente. Proprio come Igor Moser con la moglie Ester: secondo chi lo conosceva, non avrebbe voluto separarsi da lei.
L’ennesimo femminicidio
Quello di Ester Palmieri è il primo femminicidio consumatosi in Trentino Alto Adige dall’inizio del nuovo anno. Solo nel 2023 se ne sono registrati quattro. Il primo, quello di Sigrid Grober, era avvenuto il 19 febbraio: la donna, di 39 anni, era stata uccisa dal compagno Alexander Gruber a Merano. Era stato lui a dare l’allarme, parlando agli operatori del 112 di “una caduta”.
Poi gli accertamenti avevano portato a galla la verità. A luglio a morire era stata la 63enne Mara Fait, uccisa dal vicino di casa Ilir Zyba Shehi, a Noriglio. Poco dopo, il 6 agosto, la 61enne Iris Setti era stata aggredita a morte a Rovereto dal senza fissa dimora Nweke Chukwka in un parco cittadino: stava rincasando dopo aver assistito la madre anziana.
Infine, il 13 agosto, era stata la volta di Celine Frei Matzohl, uccisa all’età di 21 anni dal suo ex compagno di origini turche, Omer Cim, a Silandro. Sembra che anche lui fosse ossessivo e la perseguitasse, come molti uomini che si macchiano di simili delitti.