Invalidità e accompagnamento 2024: si possono avere insieme? Sono molte le domande ricevute che sollevano il problema della cumulabilità delle due prestazioni assistenziali. D’altra parte, l’aggravamento dell’invalidità emerge a seguito del peggioramento delle condizioni di salute dell’invalido.
La normativa prevede che, in presenza del riconoscimento dello stato di svantaggio sociale che una persona può avere in un contesto quotidiano a causa della sua minorazione o per l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore, ha diritto a un ulteriore sostegno economico. Vediamo insieme i requisiti per avere l’invalidità e l’accompagnamento.
Invalidità e accompagnamento 2024
A riguardo, si precisa sin da subito che l’invalidità civile viene riconosciuta dalla commissione medica ASL–INPS se viene rilevata una diminuzione della capacità lavorativa dovuta a infermità o menomazioni. La percentuale di invalidità viene determinata in base alla capacità di svolgere le mansioni ordinarie o le funzioni tipiche della loro età.
L’aggravamento dell’invalidità può essere attribuito ai minori o a chi ha superato i 67 anni. L’accompagnamento viene rilasciato in presenza dell’aggravamento dello stato di salute della persona invalida.
È importante notare che la richiesta per l’indennità di accompagnamento segue lo stesso iter burocratico e amministrativo dell’invalidità civile.
Quando si può chiedere l’indennità di accompagnamento?
Secondo quanto riportato dall’INPS, l’accertamento sanitario per il riconoscimento dell’aggravamento dell’invalidità civile mira a individuare i requisiti tra le prestazioni riconosciute dal sistema previdenziale per le variazioni peggiorative delle condizioni di salute dell’invalido, in una delle seguenti prestazioni assistenziali:
- invalidità civile;
- cecità civile;
- sordità;
- disabilità;
- handicap.
A chi spetta l’accompagnamento per invalidità?
La richiesta per l’accompagnamento può essere presentata dagli invalidi a cui è stato riscontrato l’aggravamento della patologia. La domanda può essere presentata dalle seguenti categorie di cittadini:
- cittadini italiani con residenza in Italia;
- cittadini stranieri comunitari legalmente soggiornanti in Italia e iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
- cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia con permesso di soggiorno di almeno un anno (articolo 41 del Testo Unico sull’immigrazione).
Quando e come presentare la domanda per l’indennità di accompagnamento?
Innanzitutto, è importante notare che per ottenere l’indennità di accompagnamento, è indispensabile che la commissione medica ASL – INPS accerti lo stato di aggravamento dell’invalido; pertanto, è necessario:
- recarsi da un medico certificatore;
- chiedere il rilascio del certificato medico introduttivo.
La Commissione medico-legale dovrà pronunciarsi sulla domanda di aggravamento presentata dietro prenotazione della visita per accertare le condizioni di salute dell’invalido:
- presso le Aziende Sanitarie Locali, integrate con un medico INPS;
- presso i Centri medico-legali dell’INPS, nelle regioni che hanno sottoscritto il protocollo per l’affidamento dell’accertamento sanitario all’INPS (cd. Convenzioni CIC).
Nell’ipotesi in cui le condizioni di salute dell’invalido siano gravi al punto di evitarne il trasporto, è possibile richiedere una visita domiciliare, secondo le seguenti modalità:
- è necessario richiedere una visita domiciliare almeno cinque giorni prima della data fissata per l’accertamento dell’aggravamento;
- la commissione medica comunica all’invalido, entro almeno cinque giorni dalla domanda, data e ora della visita domiciliare.
Diversamente, se l’invalido salta la visita non presentandosi nel luogo e data prevista per il riconoscimento dell’aggravamento, viene riconvocato per una seconda volta.
La rinuncia alla richiesta scatta con l’assenza della seconda convocazione.
Infine, la Commissione cura il verbale di visita, riconoscendo lo stato di aggravamento, a condizione che vengano soddisfatti i requisiti sanitari.
Invalidità civile: quale reddito nel 2024?
Come riportato da Osservatoriomalattierare.it, l’INPS nella Circolare n. 1 del 2 gennaio 2024 ha ufficializzato gli importi relativi alle prestazioni assistenziali e di accompagnamento per l’anno 2024. Nello specifico, i limiti di reddito per l’assegno di invalidità sono:
- limite di reddito annuo personale per Invalidi totali, ciechi civili e sordomuti: 19.461,12 euro (nel 2023 era 17.920,00 euro);
- limite di reddito annuo personale per Invalidi parziali e minori: 5.725,46 € (nel 2023 era 5.391,88 euro).
È importante sottolineare che l’indennità di comunicazione o accompagnamento è riconosciuta senza alcun limite di reddito.
Quanto all’importo nel 2024, per chi rientra nelle soglie reddituali sopra indicate, l’importo mensile dell’assegno d’invalidità corrisponde:
- per invalidi, ciechi parziali e sordi: l’importo mensile è pari a 333,33 euro (nel 2023 era 316,25 euro);
- per ciechi assoluti: l’importo mensile è pari a 360,48 euro (nel 2023 era 342,01 euro), se non ricoverati.
Qual è l’importo dell’indennità di accompagnamento nel 2024?
L’importo dell’indennità di accompagnamento per il 2024 è pari a 531,76 euro per gli invalidi totali, contro l’importo di 527,16 euro nel 2023, mentre per i ciechi assoluti è pari a 978,50 euro contro l’importo di 959,50 nel 2023.
Infine, la richiesta per l’indennità di accompagnamento, con certificato medico introduttivo, può essere presentata tramite il sito INPS, Patronato o CAF.