Seppure sorridente e tranquillo, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, esponente di Forza Italia, non convince quando parla di coesione nel centrodestra in vista delle sfide per le elezioni regionali. Il nodo Sardegna, ma anche quello Basilicata, sembrano davvero troppo difficili da sciogliere.

Zangrillo parla di coesione ma restano le tensioni nella maggioranza per le elezioni regionali

Se in mattinata il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, non aveva lasciato molti spiragli, nel pomeriggio Zangrillo deve anzitutto fare un resoconto delle tante riunioni svolte in giornata. “Per quanto ci riguarda – spiega in questo video raccolto dall’inviato di Tag24 Michele Lilla – stiamo lavorando per concludere il percorso dei congressi provinciali, per poi prepararci al nazionale di febbraio. Siamo stati convocati per questo da Tajani”.

E non convince neanche questo, perché tra alleanze, nomi e pesi politici da verificare non ci sono soltanto i congressi da organizzare mentre, in alcuni casi, sono vere e proprie crepe quelle che si intravedono. “Il candidato per la Sardegna? Decideranno i tre segretari. Noi comunque siamo per l’unità della coalizione”.

In Sardegna, appunto, scalpita il governatore uscente, il leghista Christian Solinas, mentre a Fratelli d’Italia piace il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. Per la Basilicata, invece, “la soluzione di Forza Italia è Vito Bardi. Auspico l’appoggio di Fratelli d’Italia“. Ma, quando gli viene chiesto se l’auspicio è allargabile alla Lega, il ministro sorride.

Tutti a smentire l’incontro tra i tre segretari

Nel frattempo, tornando al discorso riunioni, regna il mistero su quella tra i tre segretari Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Sempre in mattinata si è diffusa la voce di un confronto; nel pomeriggio tutti a smentire. “Non si sono ancora incontrati”, conferma Zangrillo.

“Pensiamo che il vero valore della coalizione – conclude – sia la capacità di rimanere uniti e quindi nei prossimi giorni lavoreremo perché l’unità sia preservata, ovunque andremo a votare”.