Matteo Salvini continua a tenere duro sul caso commesse Anas: lui non ha nulla da rimproverarsi ed i suoi rapporti con Tommaso e Denis Verdini non presentano alcun problema di liceità o legittimità.

Il vicepremier e ministro per le Infrastrutture, durante la puntata odierna di “Dritto e rovescio“, ha avuto parole di forte difesa verso i Verdini padre e figlio, di cui apprezza l’onestà. Riguardo poi i giudici che devono verificare un suo coinvolgimento nel caso Anas: “Spero che siano terzi, se qualcuno ha sbagliato va punito“.

Commesse Anas, il caso Verdini non preoccupa Salvini: “Sono convinto della loro onestà”

Giorni difficili per Matteo Salvini, stretto fra processo Open Arms, caso Anas riguardo sulle commesse irregolari e la decisione di chi candidare alle Europee per la Lega. Durante la puntata di “Dritto e rovescio” Salvini decide di soffermarsi brevemente sulle accuse che hanno coinvolto Denis e Tommaso Verdini.

Il vicepremier è parte in causa, non tanto per un eventuale coinvolgimento sul sistema di appalti per le commesse che la magistratura sta cercando di verificare, quanto perché è il compagno di Francesca Verdini, sorella di Tommaso.

Salvini difende le proprie decisioni nella gestione del ministero delle Infrastrutture, un luogo di decisioni politiche ed economiche molto importanti:

Faccio politica da trent’anni. Non mi è stato mai rinfacciato un euro intascato a sproposito. Sto gestendo decine di miliardi come ministro delle Infrastrutture. In tutti gli appalti io garantisco che vincono le imprese che meritano di vincere. Detto questo se qualcuno sbaglia, paga.

Il segretario della Lega sottolinea quindi che il proprio ruolo è quello di un politico ed amministratore attento alla cosa pubblica. Un passaggio importante, però, Salvini lo riserva ai rapporti personali con i Verdini:

Penso che Tommaso Verdini sia un ragazzo assolutamente onesto. Anzi, prima di fidanzarmi con una ragazza straordinaria come Francesca, il suo babbo non mi stava simpatico. Politicamente non lo conoscevo ma per quello che leggevo sui giornali lo ritenevo politicamente lontano da me. Avendolo conosciuto, l’ho trovato persona assolutamente perbene, colta, affettuosa.

Infine, una piccola stoccata ai giudici. Salvini continua ad insinuare che ci sia qualche toga che voglia giudicare senza averne il titolo, anche se poi il vicepremier si nasconde dietro il suo solito garantismo:

Lascio appurare ai giudici, sperando che siano giudici veramente terzi, se qualcuno ha sbagliato.