La decennale rivalità tra Microsoft e Apple vede ora prevalere la prima, con il valore del suo titolo di mercato arrivato alla cifra considerevole di 2 mila 870 miliardi di dollari. Un segnale della fiducia degli investitori per quanto riguarda gli investimenti sull’intelligenza artificiale, nei quali Microsoft è in prima linea da tempo.
Il valore del titolo Microsoft alle stelle grazie all’intelligenza artificiale
Microsoft è la società che vale di più in tutto il mondo. Un primato incredibile reso ancora più ‘dolce’, probabilmente, per i dirigenti dell’azienda con sede a Redmond nello Stato di Washington, dall’aver superato la storica rivale Apple in questa gara tra colossi della ‘new economy’.
Il ‘Financial Times’ ha rilevato, infatti, che le azioni della software house sono aumentate di circa l’1% nelle prime negoziazioni di giovedì 11 gennaio, portando il suo valore a sfiorare quasi i 3 mila miliardi di dollari. Parallelamente, i titoli Apple hanno perso quasi l’1%. Da qui il sorpasso.
Ma qual è il motivo di questa incredibile fiducia degli azionisti verso Microsoft? In due parole: ‘intelligenza artificiale’.
Nonostante la causa legale del ‘New York Times’ per violazione di copyright proprio contro Microsoft e OpenAI, gli investitori internazionali non sembrano aver perso il loro entusiasmo circa l’avanzamento di questa nuova tecnologia e l’azienda di Redmond, tra le prime a investire pesantemente nello sviluppo della IA, gode adesso dei frutti di tale entusiasmo.
Apple e i suoi problemi, tra Apple Watch e iPhone
Resta, invece, al palo la Apple, decisamente più indietro nell’implementazione dell’intelligenza artificiale e alle prese con alcuni problemi che ne hanno minato la stabilità sui mercati finanziari.
In primo luogo, a pesare è stato il calo delle vendite dell’iPhone, soprattutto in Cina. Ma ancor più grave è il caso scoppiato intorno ai nuovi modelli Apple Watch (‘Apple Watch Series 9’ e ‘Apple Watch Ultra 2’), la cui vendita negli Stati Uniti è stata bloccata per l’accusa all’azienda di Cupertino di aver rubato dei brevetti della società Masimo riguardanti la misurazione dell’ossigeno nel sangue.
Insomma, ce n’è abbastanza per far perdere la fiducia agli analisti di Wall Street.