La prima seduta d’urgenza del Consiglio federale era stata convocata il 3 gennaio; la seconda, sempre d’urgenza, lunedì scorso, 8 gennaio. Ben due riunioni dopo la bufera partita dalla stampa, dopo le foto ricordo con saluto fascista al termine di un raduno giovanile, dopo che il commissario tecnico della Nazionale maggiore aveva compiuto lo stesso gesto all’esecuzione dell’inno nazionale prima della finale terzo-quarto posto agli Europei, dopo le accuse di presunti comportamenti “soft” della Procura federale nel condannare questi e altri episodi, proprio mentre il flag, la disciplina propedeutica al football americano, entrava nel programma delle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Oggi, 11 gennaio, la Federazione italiana di football (Fidaf) ha infine ufficializzato le dimissioni del vicepresidente Fabio Tortosa che risalgono proprio a lunedì.

Fascismo nel football americano, arrivano le dimissioni e le scuse del vicepresidente federale

Poliziotto sospeso dal servizio in seguito ai fatti della “Diaz” durante il G8 di Genova del 2001, Tortosa ha chiesto scusa e “manifestato anche vergogna” – riporta il verbale della riunione – per alcune dichiarazioni espresse nel 2015. Perché Tortosa era tornato sulla stampa per dichiarare cose come “Tornerei dentro alla Diaz altre 1000 volte”. Di recente avrebbe invece minimizzato sui casi menzionati in precedenza.

Fabio Tortosa – la precisazione che si legge nel verbale – ha dichiarato di dimettersi da incarichi rivestiti all’interno della Fidaf pur non essendo oggetto di alcun procedimento da parte della Procura federale.

Il presidente Fidaf Leoluca Orlando: “Confermiamo rigore nei riguardi di casi che sono isolati”

Il presidente della Fidaf, l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, e il Consiglio hanno dunque incaricato il segretario generale, Vincenzo Mango, di riferire al procuratore federale, Stefano Palazzi, sugli episodi raccontati dalla stampa.

Il Consiglio federale – sono le parole di Orlando – ha ricordato e conferma rigore nei riguardi dei casi del tutto isolati di evocazione di fascismo e di ogni forma di discriminazione e proseguirà in un’azione quotidiana fatta di pesante impegno organizzativo in un entusiasmante cammino etico-sportivo-agonistico, anche in vista delle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

Tag24 ha raccontato anche del Consiglio federale dello scorso 3 gennaio.