Scuola, si sa già quanti sono gli aspiranti docenti che si sono candidati ai concorsi straordinari “ter” per le selezioni dell’infanzia e primaria, delle medie e superiori, le cui prove si terranno nel 2024. La domanda per partecipare ai concorsi era fissata al 9 gennaio 2024 e i posti a disposizione per tutti i bandi ammontavano a oltre 44mila. Considerando che sono stati aggiunti oltre 14mila cattedre alle procedure di selezione (avanzate dalle assunzioni autorizzate dal ministero dell’Economia e delle Finanze per l’estate 2023, ma andate deserte), le cattedre originarie (pari a oltre 30mila) risultano aumentate di quasi il 50 per cento.

I due bandi di concorso per le assunzioni dei docenti a settembre del 2024 rientrano nelle procedure di reclutamento previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con target da raggiungere, entro il 2026, di 70.000 nuovi docenti nella scuola. Con il concorso straordinario “ter” si dovrebbe raggiungere la quota di oltre 44mila assunzioni sul target comunitario, ma è necessario escludere gli insegnanti immessi che si candidano con i 24 crediti formativi universitari, in quanto appartenenti alle procedure di abilitazione del vecchio ordinamento.

Scuola, quanti sono gli aspiranti docenti che si sono candidati ai concorsi straordinari infanzia-primaria, medie e superiori?

Sono circa 374.000 gli aspiranti docenti che si sono candidati entro il 9 gennaio 2024 al concorso straordinario ter per le scuole dell’infanzia, primarie, medie e superiori. I posti messi a bando sono, in totale, 44.654, considerando le oltre 14mila cattedre residue dalle procedure di immissione della scorsa estate.

Scuola docenti concorsi 2024, in quali regioni si sono candidati più aspiranti insegnanti?

Il bando, pubblicato dal ministero dell’Istruzione e del merito di Giuseppe Valditara, ha visto la candidatura di circa 304.000 domande per le scuole di secondo grado e di quasi 70.000 candidature per le scuole dell’infanzia e primaria. Le regioni italiane per le quale è stato registrato il maggior numero di candidati ai nuovi concorsi del 2024 sono il Lazio, la Lombardia e la Campania.

Scuola docenti concorsi 2024, chi poteva candidarsi alle prove?

Ammessi a candidarsi per i concorsi sono gli aspiranti insegnanti che abbiano svolto tre anni di servizio da precari nella scuola negli ultimi cinque anni con contratto a tempo determinato. In caso di superamento del concorso, questi docenti dovranno acquisire i 30 crediti formativi universitari (Cfu) mancanti per arrivare ai 60 richiesti nel primo anno di servizio da vincitori di concorso nella scuola. Solo alla fine dell’anno di tirocinio, questi docenti entreranno di ruolo.

Abilitazione crediti formativi universitari (Cfu)

Ammessi a presentare domanda di candidatura al concorso straordinario ter sono anche i docenti che abbiano conseguito i 24 crediti formativi universitari (Cfu) secondo il vecchio ordinamento. Anche per questi candidati, in caso di superamento del concorso, sarà necessario acquisire i restanti 36 crediti formativi universitari nel primo anno di insegnamento dopo il concorso.

Concorso straordinario ter, come si svolgeranno le prove scritte e orali?

In attesa dell’uscita delle griglie di valutazione, per quanto concerne le prove dei due concorsi straordinari nella scuola, è previsto lo svolgimento di uno scritto e un orale. Quella scritta si concretizzerà con una serie di quiz a crocette (per un totale di 50 quesiti) da consegnare in 100 minuti.

I quiz sono suddivisi nella seguente maniera:

  • 10 domande su argomenti pedagogici;
  • 15 domande su argomenti psicopedagogici;
  • 15 quesiti sulla metodologia didattica;
  • 5 domande per valutare la conoscenza della lingua inglese, di livello almeno B2;
  • 5 quesiti per valutare le conoscenze e le capacità digitali relative alla didattica.

Come si svolgerà la prova orale?

La prova orale, invece, si svolgerà in 30 minuti (45 minuti per i candidati alle scuole secondarie) e prevede anche la valutazione della preparazione dell’aspirante insegnante mediante la simulazione di una lezione in rapporto alla classe di concorso per la quale si sia candidato.