Artù ricorda Fabrizio De Andrè nel giorno del 25esimo anniversario dalla scomparsa: Tag24 ha contattato il cantautore che nel 2019 ha partecipato al progetto Faber Nostrum.

Ben 25 anni fa si spegneva Fabrizio De Andrè, uno dei più grandi cantautori italiani: a portarlo via è stata una brutta malattia (un tumore ai polmoni) contro cui ha combattuto per diverso tempo. Era l’11 gennaio 1999 quando l’Italia intera veniva sconvolta dalla triste notizia della scomparsa dell’uomo considerato tra i più importanti, influenti ed innovativi cantautori del nostro Paese. Un artista incredibile, noto anche con l’appellativo di “Faber”, che aveva alle sue spalle quasi 40 anni di attività musicale.

Artù ricorda Fabrizio De Andrè: intervista

Nel 2019 Artù ha preso parte al disco / progetto su Fabrizio de Andrè “Faber Nostrum” (Sony Legacy / iCompany), con altri artisti della scena contemporanea italiana, reinterpretando “Cantico dei drogati“. Ecco cosa ha raccontato nell’intervista esclusiva a Tag24.

Cosa ha significato per te la musica di de Andrè e quanto influenza la tua produzione?
Per me De Andrè è sempre stato una cosa a parte. Ho conosciuto la poesia grazie a lui e da quel momento in poi non c’è più stato un paragone. Forse la cosa che più mi ha influenzato è stato il suo modo di trovare la bellezza anche nelle cose brutte.

La sua canzone a cui sei più legato e perché?
Sicuramente il “Cantico dei drogati”. C’è tutta la sua poetica. Completamente. E poi ci sono legato perché la ascoltavo da bambino, quando ancora era viva mia nonna e i pomeriggi erano lunghi.

Nel 2019 hai preso parte al progetto Faber nostrum: come mai hai deciso di partecipare?
Un giorno mi chiama il mio produttore dicendo che Massimo Bonelli voleva che io prendessi parte al progetto. Ero contentissimo. Gli dissi: Facciamo il Cantico, ovviamente!!!

Cosa diresti perché spiegare ad un ragazzo di 20 anni chi è de Andrè?
Ogni generazione ha i suoi valori e i suoi ideali che cambiano nel tempo. Ma la poesia, non cambia mai. Chi è De Andrè? Un Poeta.

Tu che progetti hai in ballo?

Sto lavorando al nuovo album e sono in una fase di scrittura compulsiva. Scrivo, butto, ricomincio, cerco, mi sento libero. Non vorrei mai finisse questo momento, perchè è il più bello. Poi ci sarà la promozione, le interviste, l’ansia e il Gaviscon.

Biografia

Artù è il nome d’arte di Alessio Dari, cantautore che nel 2013 fa uscire il suo primo album eponimo, al cui interno c’è una canzone composto a quattro mani col suo amico e collega Alessandro Mannarino dal titolo “Giulia domani si sposa”. L’anno successivo il videoclip del singolo, che vede per protagonista l’attrice Giulia Bevilacqua, vince lo “Special Awards” al Premio “Roma VideoClip”. Tra gli otto vincitori di Musicultura 2015, nel corso degli anni Artù performa in contesti sempre più prestigiosi, affiancando su grandi palchi artisti come Brunori Sas, Niccolò Fabi.

Nel 2016 presenta il suo secondo disco dal titolo “Tutto Passa” (Sony Music), anticipato dal singolo “Roma d’Estate”, che segna il suo punto di svolta artistico e che arriva in cima alla classifica Viral 50 di Spotify per settimane. Anche nel secondo lavoro discografico collabora Mannarino che, attraverso un irriverente cameo, connota col suo timbro il provocatorio il brano “Tutti a Scuola”.

Dopo la partecipazione al concerto del Primo Maggio a Roma nel 2017, l’anno successivo esce il suo terzo album “Vola Ale”, anticipato dal singolo Ti Voglio, pezzo incompiuto di Rino Gaetano che Anna Gaetano affidò ad Artù per completarne la stesura. Il singolo viene accompagnato da un videoclip diretto da Maurizio Nichetti.

Nel 2021 pubblica il singolo “Astronave”, seguito dai brani “Mezzanotte meno un quarto”, “Eri tuta Roma” e Pietralata.