Gambia, tragedia sfiorata durante il volo d’andata verso la Costa d’Avorio. L’inizio della Coppa d’Africa è sempre più vicino e una delle squadre più interessanti ha rischiato grosso. Il 13 gennaio partirà la massima competizione continentali e Barrow e compagni dopo la grande impresa dello scorso anno (l’accesso ai Quarti di finale) vuole confermarsi. La nazionale esordirà il 15 gennaio contro il Senegal di Manè, una delle favorite massime alla vittoria ma c’è stato un grosso problema durante il volo che doveva portare la nazionale in Costa d’Avorio.
Gambia, il comunicato sui problemi durante il volo
Questo il comunicato ufficiale del Gambia sull’arrivo in Costa d’Avorio per la Coppa d’Africa:
“La Federcalcio del Gambia (GFF) è spiacente di informare che il volo charter che trasportava gli Scorpions alla Coppa d’Africa è tornato a Banjul a causa di problemi tecnici. Il volo era partito da nove minuti quando l’equipaggio se ne accorse e chiese immediatamente di tornare a Banjul. All’atterraggio, le indagini preliminari hanno indicato che c’era una perdita di pressione nella cabina e di ossigeno“. Il giornalista belga Sacha Tavolieri ha raggiunto telefonicamente il ct Saintfiet che sulla situazione ha detto: “È pazzesco! Altri 30 minuti all’interno del volo e saremmo morti. Tuttavia, il team tecnico della compagnia operativa del volo, Air Cote d’Ivoire, sta valutando ulteriormente la situazione per stabilire cosa abbia causato la mancanza di ossigeno e di pressione in cabina. A questo proposito, la squadra, compresi i giocatori e lo staff, sono ora in viaggio per la base all’Ocean Bay Hotel in attesa di ulteriori istruzioni”.
Il comunicato poi aggiunge:
“È importante notare che ogni membro della delegazione è al sicuro e in buona salute. Il pubblico sarà tenuto informato su ogni sviluppo della vicenda. Ci scusiamo per gli eventuali disagi che ciò potrebbe aver causato mentre cerchiamo di trovare una soluzione rapida affinché il team possa recarsi in Costa d’Avorio il prima possibile”.
Le testimonianze di Janko
La vicenda è stata anche raccontata da uno dei giocatori più importanti della selezione (insieme agli ex Serie A Colley e Ceesay) Saidy Janko, che è passato dal Manchester United e dal Porto e che ha vissuto esperienze in Ligue 1, Liga e Bundesliga. Il pilastro difensivo della nazionale su Instagram ha postato un video e ha scritto un lungo post nel quale ha denunciato le precarie condizioni della squadra:
“C’era chi a bordo soffriva, chi aveva mal di testa e vertigini estreme. Tutto questo è inaccettabile. Dopo aver viaggiato per 32 ore in totale dall’Arabia Saudita al Gambia con lunghe soste a Istanbul e Casablanca, oggi avremmo dovuto volare dal Gambia alla Costa d’Avorio per l’AFCON. Appena saliti sul piccolo aereo noleggiato per trasportarci, abbiamo notato il caldo immenso che ci faceva sudare. L’equipaggio ci ha assicurato che l’aria condizionata si sarebbe attivata una volta in cielo. Il caldo disumano combinato con la mancanza di ossigeno ha lasciato molte persone con forti mal di testa e vertigini estreme. Inoltre, le persone hanno iniziato ad addormentarsi profondamente pochi minuti dopo essere salite sull’aereo/decollo. Durante il volo, la situazione è peggiorata, lasciando al pilota senza altra scelta se non quella di avviare un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Banjul nove minuti dopo il decollo. Cosa che è avvenuta con successo. Se non fosse stato per questo, le conseguenze sarebbero potute essere molto peggiori!!!… sapendo cosa sarebbe potuto succedere se fossimo stati esposti più a lungo a quella situazione – in aereo, a corto di ossigeno… Siamo grati che tutti si sentano bene, ma questa è una situazione che deve essere affrontata entrando nell’AFCON, poiché è solo uno dei nostri ostacoli sul dovere internazionale. Ciò è inaccettabile e deve cessare con effetto immediato”.
La speranza è ora che la selezione africana possa raggiungere la sede del ritiro per prepararsi in tempo per l’esordio contro il Senegal di Sadio Manè e Koulibaly.