Papa Francesco ricorda lo spirito di Santa Rosa, la mistica “agitata e luminosa“, capace di ispirare in maniera trascinante con la sua fede tante persone. “Abbiamo bisogno di santi così anche oggi”, ha detto il pontefice, specificando che si dovrebbe trattare di “persone che non stanno in pantofole sul divano ma che con passione diventano contagiose nella santità“. Parole contenute nel discorso consegnato ieri ai membri del Sodalizio Facchini di Santa Rosa di Viterbo, durante l’udienza del mercoledì. “Continuate a trasmettere questa memoria” li ha esortati Francesco.

Papa Francesco invita a seguire l’esempio di Santa Rosa: “Diffuse il vangelo con passione”

Ai portatori della Macchina di Santa Rosa, la tradizionale mega struttura che ogni 3 settembre viene portata in corteo per le strade di Viterbo, papa Francesco chiede di continuare a trasmettere la memoria della patrona. Per il pontefice, la grande statua dedicata alla santa è “Un segno spettacolare che vuole mostrare il grande esempio di Santa Rosa, attraverso la quale viene diffuso il Vangelo”.

Il Papa ha ricordato che la cerimonia di settembre ha il potere di “Catalizzare attorno a sé tutta la città e attirare dal mondo intero folle di pellegrini e visitatori”. Una tradizione secolare, che nel 2013 ha ricevuto dall’Unesco il riconoscimento di Patrimonio immateriale dell’umanità. Francesco ha inoltre ringraziato i membri del Sodalizio Facchini di Santa Rosa per l’impegno quotidiano profuso nell’aiuto dei più bisognosi, rendendo così concreta la diffusione delle parole del Vangelo.

Rosa da Viterbo, la santa ‘agitata’ che sapeva trascinare i fedeli

Vissuta nel XIII secolo, la mistica viterbese diffuse il Vangelo scegliendo la povertà assoluta e la carità. Respinta dall’ordine delle clarisse, la giovane Rosa si dedicò instancabile ad assistere i bisognosi per le strade della città. La sua missione non piacque alle autorità locali, che la esiliarono insieme alla famiglia. Il suo esempio caritatevole non fu mai dimenticato dalla popolazione.

Morì all’età di 18 anni e dal momento della sua precoce scomparsa iniziò il suo culto. Fu papa Papa Innocenzo IV a promuoverne il processo di canonizzazione. “Una vera trascinatrice, una ‘santa agitata’ la cui fede si propagò come la luce di una lampada che illumina tutta la casa”, così la descrive il pontefice, esortando ad agire come lei e operando attivamente nel mondo come testimoni di fede.

Santa Rosa fu una vera trascinatrice, coinvolgendo con il suo amore per Gesù molti altri, al punto da diventare una presenza scomoda per le autorità, che la esiliarono assieme alla sua famiglia. Una ‘santa agitata’, potremmo dire, ma dallo Spirito Santo, così che la sua esperienza interiore non poté restare nascosta, ma si propagò come la luce di una lampada che illumina tutta la casa. Abbiamo bisogno di santi così, anche oggi: persone che non stanno in pantofole sul divano ma che, ardenti del desiderio incontenibile di vivere e annunciare il Vangelo, con passione diventano contagiose nella santità

Ecco la cosa più importante: far conoscere il Vangelo attraverso Santa Rosa; e farlo insieme, uniti e solidali, vivendone i valori con “fede, forza e volontà”, “rispetto e umiltà”, perché, in processione e nella vita, un’impresa così grande nessuno può realizzarla da solo, proprio come dicono i vostri statuti e come ricorda uno dei motti che scandite insieme durante il cammino: “Semo tutti den sentimento