Arriva la proposta di rinnovo del contratto dei lavoratori dipendenti di Poste Italiane per il triennio 2024-2026, con aumenti degli stipendi per 260 euro al mese e riduzione dell’orario di lavoro, tra le varie richieste. I sindacati interessati – Sindacato lavoratori Poste (Slp Cisl), Sindacato lavoratori della comunicazione (Slc Cgil), Uil Poste, Confsal, Federazione autonoma italiana lavoratori Postelegrafonici (Failp Cisal) e Federazione nazionale comunicazioni (Fnc Ugl) – hanno costituito una piattaforma unitaria per il nuovo Ccnl che riguarda 120.000 lavoratori alle dipendenze nella quale si richiede la disciplina anche di una cabina di regia nazionale sull’innovazione tecnologica e sull’intelligenza artificiale, nonché altre modalità di partecipazione dei dipendenti – affinché possa affermarsi il “protagonismo dei lavoratori”, come afferma la Cisl – fino al miglioramento del welfare aziendale. 

Quanto prevede la piattaforma unitaria delle sigle sindacali passerà, nei prossimi giorni, dagli attivi unitari fino alla assemblee dei dipendenti. 

Rinnovo contratto Poste Italiane 2024-2026, aumenti stipendi per 260 euro al mese e riduzione orario di lavoro 

Le sigle sindacali di Poste Italiane hanno firmato la piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto nazionale di categoria scaduto il 31 dicembre 2023 che prevede aumenti degli stipendi per 260 euro al mese e riduzioni dell’orario di lavoro. In tutto, i lavoratori interessati sono 120.000. Il nuovo contratto del triennio 2024-2026 dovrà disciplinare anche l’ausilio delle nuove tecnologie in azienda, tra le quali anche l’intelligenza artificiale, e il miglioramento del welfare aziendale

Gli aumenti degli stipendi richiesti sono stati quantificati in conseguenza dei bilanci consolidati dall’azienda, dal valore del titolo e dall’incremento della redditività dell’azienda. Non da ultimo, i sindacati arrivano a richiedere 260 euro in più in busta paga anche per l’andamento dell’inflazione degli ultimi due anni che ha penalizzato le retribuzioni dei lavoratori dipendenti interessati. 

Contratto Poste, oltre agli aumenti stipendi 2024 anche la richiesta di riduzione dell’orario di lavoro 

Tra le richieste che si leggono in piattaforma, le sigle richiedono che l’azienda Poste Italiane sperimenti nuovi modelli organizzativi che portino alla riduzione dell’orario di lavoro senza la decurtazione della retribuzione, anche per anticipare quelli che saranno gli sviluppi futuri relativi all’evoluzione della tecnologia in rapporto alla forza lavoro.

A tal proposito, le sigle ricordano che sono da anticipare i tempi anche in merito al reperimento delle giuste e formate professionalità, in grado di gestire il cambiamento tecnologico al quale Poste Italiane sarà chiamata ad affrontare, come anche le altre imprese del panorama italiano. 

Sindacati contrari alla privatizzazione, ‘Scelta scellerata’

I sindacati, inoltre, si sono coalizzati contro la privatizzazione di Poste Italiane, definendolo un progetto “scellerato”. “È dunque chiarito! Nella conferenza stampa del 4 gennaio 2024, la Presidente del Consiglio ha confermato il progetto scellerato di privatizzare ulteriori quote del capitale pubblico di Poste Italiane”. 

Non aveva usato mezzi termini il segretario nazionale Slc, responsabile delle Poste, Nicola Di Ceglie, per bollare le intenzioni del governo riguardo al destino della maggiore delle aziende italiane.

Le reazioni dei sindacati 

La Slc si dice “contraria a ulteriori svendite di un’azienda che assume una funzione sempre più importante per la crescita e la coesione sociale nel Paese”. Nicola Di Ceglie ha annunciato, inoltre, la richiesta urgente di un incontro al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e all’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante.

“La difesa del ruolo di Poste Italiane nel welfare nazionale e sociale è strategica per il nostro Paese – conclude Nicola Di Ceglie – così come quella delle lavoratrici e dei lavoratori, e impone, soprattutto al governo e a chi deve semmai rafforzare questo ruolo, un approccio più serio e responsabile”.