Il derby Lazio-Roma valido per i quarti di finale di Coppa Italia 2024 lascia strascichi pesanti nella metà giallorossa della Capitale. Riccardo ‘Galopeira’ Angelini e Giampiero ‘Gimmy’ Maini, che guidano il palinsesto di Radio Manà Manà Sport Roma, provano ad analizzare le possibili ricadute di questo K.O. sui tifosi della Roma ai microfoni di TAG24.
Lazio-Roma di Coppa Italia 2024, Galopeira: “Risultato conseguenza di problemi della società”
La sconfitta, l’eliminazione da un possibile obiettivo stagionale e la prova decisamente incolore degli uomini di José Mourinho nel derby disputato ieri impongono riflessioni, soprattutto in una piazza ‘calda’ come quella romana e romanista.
Chi, ormai da anni, ha il polso della situazione per quanto riguarda umori e malumori della tifoseria giallorossa è Riccardo Angelini, meglio noto come ‘Galopeira’, che dalle 10 alle 14 conduce il suo spazio radiofonico su Radio Manà Manà Sport Roma.
Il conduttore radiofonico ritiene, però, che “oggi sarebbe riduttivo parlare solamente della partita“, sebbene sia consapevole di “quanto sposti l’umore della gente perdere un derby, soprattutto in una manifestazione così importante come la Coppa Italia“.
Per Galopeira, infatti, “la Roma non è solo una squadra che ha un rendimento precario. Credo che dovremmo parlare del club, dove c’è una proprietà assente, dove c’è un general manager [Thiago Pinto, n.d.r.] dimissionario che fa un mercato senza soldi. I risultati, secondo me, sono una conseguenza di tutto questo e oggi vorrei guardare alla Luna e non al dito“.
Per Galopeira, Mourinho “ha ancora il 95-98% dei consensi tra i tifosi”
Per lo speaker, la reazione ‘di nervi’ nel finale da parte degli uomini di José Mourinho non ha nulla a che vedere con uno scatto di orgoglio. “Quelli della mia generazione definiscono l’atteggiamento degli ultimi 5-10 minuti come ‘fuffa’, a me non porta niente. Questa è una squadra che, prima che a vincere, pensa a non perdere“.
Anche le parole del dopopartita di Mourinho non convincono Galopeira: “È un grande tecnico, per carità, però è molto facile – spiega – prendersela con i giocatori quando, molto probabilmente e molto spesso, ai giocatori non si spiega cosa fare quando hanno il pallone“.
Tuttavia, la ‘presa’ del tecnico portoghese sul tifo giallorosso non sembra in discussione, e per Galopeira Mourinho continua “a detenere il 95-98% dei consensi. Perché la gente, specialmente i tifosi romanisti, ha bisogno di qualcuno che gli indichi il cammino, e questo per me è un grande dispiacere. Io, che vengo da un’altra generazione e da un’altra Roma, non ho bisogno che qualcuno mi insegni come amare, come tifare e come sostenere la Roma, quindi non credo a tutto quello che mi dice“.
Lazio-Roma di Coppa Italia, Maini: “La squadra è mancata sotto tutti i punti di vista”
Si concentra, invece, sulla partita Gimmy Maini, con un giudizio decisamente severo sulla squadra giallorossa. L’ex calciatore considera “sconcertante” la prestazione degli uomini di Mourinho, soprattutto alla luce dei buoni segnali dati nell’ultima uscita di campionato contro l’Atalanta. “La partita ci ha visto soccombere in maniera meritata. La squadra è mancata sotto tutti i punti di vista: tecnico e caratteriale“.
Per Maini la Lazio di Sarri “ha vinto meritatamente” ma solo perché la Roma “non ha messo in campo quello che doveva”, e solleva dei dubbi sui giocatori: “L’aspetto che mi ha più sconcertato – spiega Maini – è stata la paura che ho visto in molti calciatori della Roma nel non provare a fare la giocata, nel non andare a cercare di far male alla Lazio. Ragazzi impauriti che hanno mancato la prestazione proprio dal punto di vista nervoso“.
Da ex calciatore, sa bene quanto sia difficile ripartire dopo un risultato simile. Soprattutto perché il prossimo impegno ufficiale vedrà la Roma a San Siro contro il Milan, campo da sempre ostico per i giallorossi.
“Anche loro non attraversano un momento di forma smagliante, ma sarà una partita delicata e assolutamente da non perdere“, conclude Maini, augurandosi che la Roma possa far risultato contro i rossoneri di Pioli.