Le criptovalute possono rappresentare un ottimo affare, soprattutto se appena lanciate. Chi avrebbe pensato nel 2010 acquistando qualche Bitcoin a prezzo stracciato e conservandolo, di diventare ricco nel breve volgere di qualche anno?

Proprio quanto accaduto con l’icona crypto ha naturalmente spinto un gran numero di trader a guardare con grande curiosità ai nuovi token in fase di lancio. La speranza è naturalmente di riuscire a individuare il nuovo BTC, ma farlo è molto difficile. Le criptovalute appena lanciate, infatti, presentano non solo opportunità di rilievo, ma anche qualche rischio che occorre affrontare con cognizione di causa.

Criptovalute in fase di lancio: occorre fare molta attenzione

Ogni settimana arrivano sul mercato nuove criptovalute. Meme coin, token legati all’intelligenza artificiale, coin che si propongono di fornire servizi finanziari decentralizzati e molto altro. Difficilmente ci si annoia, con le nuove soluzioni in fase di lancio.

Una realtà che è stato del resto intercettata da alcuni progetti, che hanno deciso di fare da incubatori per i nuovi progetti, ad esempio coi launchpad o le IDO (Initial Dex Offering). Si tratta in effetti di un passo in avanti, considerato quanto accaduto con le ICO (Initial Coin Offering), un gran numero delle quali risoltesi in semplici truffe, tanto da spingere il governo cinese a metterle fuori legge.

Quando si mettono gli occhi su un progetto in fase di lancio, in effetti, occorre fare molta attenzione. Il confine tra lo stato larvale e la truffa è veramente sottilissimo. Basti pensare in tal senso a OneCoin, quello che doveva essere il nuovo Bitcoin, rivelatosi all’atto pratico un semplice raggiro. In quel caso l’attenzione degli investitori è stata realmente minima, tanto da permettere all’ideatrice del raggiro, Ruja Ignatova, di scappare con un bottino pari a miliardi di dollari.

Investire nelle nuove criptovalute: quali i vantaggi?

Se i progetti su cui si accentra lo sguardo dei trader sono sani, i vantaggi che possono derivarne sono realmente molti. Tra di essi, in particolare:

  • è possibile vedere apprezzarsi in poco tempo il token in maniera sensibile, realizzando un guadagno secco. Naturalmente non tutte le soluzioni crypto sono in grado di ripercorrere la strada di BTC. Alcune hanno però notevoli potenzialità e possono far guadagnare molto a chi abbia la capacità di individuarle;
  • la possibilità di diversificare il proprio portafogli d’investimenti. La diversificazione è una delle strategie che possono limitare il rischio connesso al trading di criptovalute. Accanto ai pezzi da novanta del settore, a partire da Bitcoin ed Ethereum, può essere utile prevedere la presenza di token appena lanciati. Soprattutto se si tratta di coin non meramente speculativi, ma ideati in qualità di risposta ad una esigenza della vita reale.

Criptovalute in fase di lancio: i rischi esistono

Sin qui abbiamo visto i vantaggi che i nuovi progetti in fase di lancio possono riservare a chi sappia individuare quelli di valore. Sull’altro piatto della bilancia, però, occorre mettere anche i rischi che sono collegati alle soluzioni appena nate e in predicato di sbarcare sul mercato. I principali sono i seguenti:

  1. la tendenza ad una volatilità più pronunciata rispetto ai token di lungo corso. Se le fluttuazioni sono una caratteristica del mercato crypto, sono ancora più violente nel caso dei token che hanno appena fatto la propria comparsa;
  2. la mancanza di uno storico in grado di aiutare i trader ad orientarsi. Costringono perciò ad affidarsi all’istinto, più che al ragionamento. Per mitigare il rischio in questione può rivelarsi molto utile applicare l’analisi fondamentale e leggere con attenzione il white paper del progetto;
  3. l’indefinitezza del quadro legale. Ancora oggi le normative sulle criptovalute sono latitanti su molti mercati, a partire da quello degli Stati Uniti. Basta in effetti vedere quanto accaduto con Ripple, accusato dalla SEC di essere un titolo a tutti gli effetti, per capire i pericoli insiti in questa situazione;
  4. la possibilità che si tratti di un semplice raggiro. OneCoin è il caso più clamoroso, ma non certo il solo che ha funestato il settore. Anche in questo caso l’informazione può svolgere un ruolo chiave, ad esempio cercando di capire chi ci sia dietro un determinato token in fase di lancio.

Alcuni esempi di successo

Rischi, ma anche clamorose opportunità: questo possono riservare i token in fasi di lancio. Basta in effetti vedere il caso di Ethereum e il suo lancio, avvenuto nel 2015. Chi ha acquistato all’epoca nel corso della sua ICO, ha visto passare il valore dei token acquistati da 0,30 dollari ad un picco che ha raggiunto i 4mila dollari (al momento siamo a quota 2.600 circa).

Analogo risultato hanno avuto poi gli investitori che hanno partecipato alla prima Initial Coin Offering di Solana. I token furono offerti all’epoca, era il 2018, costavano 0,40 dollari, un prezzo dimezzato nella seconda offerta pubblica, avvenuta pochi mesi dopo. Oggi Solana vale più di 100 dollari per esemplare, per la felicità di chi ha acquistato all’epoca.

Si potrebbe continuare con una lunga sequenza di token baciati da straordinario successo e acquistati in fase di lancio a prezzi stracciati. La sostanza però, non muta: occorre fare molta attenzione a non farsi travolgere dalla sete di guadagno. Tante le opportunità, ma anche tanti i rischi: meglio saperlo e muoversi con circospezione.