Tra meno di un mese si aprono i termini per presentare le domande del Bonus acqua potabile e nel testo andremo a vedere come richiederlo. Intanto, è bene sapere che si tratta di una misura che spetta per le spese sostenute nel 2023.

L’Agenzia delle entrate ha aggiornato la documentazione relativa alla misura, con il provvedimento del 9 gennaio 2024.

A partire dal 1° febbraio e fino a 28 febbraio è possibile presentare la domanda per richiedere il credito d’imposta del 50%.

Andiamo subito a spiegare a chi spetta, come funziona e, soprattutto, come presentare la domanda.

Chi ha diritto al bonus acqua potabile

Molto probabilmente, sarà l’ultima volta che sentiremo parlare del bonus acqua potabile, in quanto non sono state disposte proroghe. Il bonus nasce con la Legge di bilancio del 2021, per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica.

La misura non spetta per i costi sostenuti nel 2024, ma per le spese effettuate nel 2023. Quindi, hanno diritto al bonus tutti coloro che, durante lo scorso anno, hanno acquistato sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare.

L’Agenzia delle entrate, nel provvedimento aggiornato il 9 gennaio 2024, ha indicato che, per le spese del 2023, è possibile richiedere l’agevolazione dal 1° febbraio al 28 febbraio 2024.

Il documento è stato adeguato alle novità della Legge di bilancio del 2022 che ha esteso l’agevolazione, anche al 2023, alle seguenti categorie di beneficiari:

  • Persone fisiche;
  • Esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
  • Enti non commerciali, compresi quelli del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

Come funziona il bonus acqua potabile

Il bonus acqua potabile consiste in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare il credito d’imposta è fissato entro i seguenti limiti:

  • 1000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
  • 5000 euro per ogni immobile commerciale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e per gli enti non commerciali.

È molto importante, per ottenere il bonus, che le spese sostenute siano documentate da fatture elettroniche o documenti commerciali. In essi, deve essere riportato il codice fiscale del richiedente.

Per quanto riguarda i privati e per tutti i soggetti diversi dagli esercenti, il pagamento deve essere effettuato con bonifico bancario, postale oppure con altri sistemi di pagamento tracciabili.

Come richiedere il bonus acqua potabile entro il 28 febbraio 2024

Dal 1° febbraio al 28 febbraio 2024, sarà possibile presentare la domanda per richiedere il bonus acqua potabile per i costi relativi ai sistemi di miglioramento installati durante l’anno precedente.

Gli aspiranti beneficiari potranno inviare un’apposita domanda tramite una delle seguenti modalità:

  • Servizio web sul sito internet dell’Agenzia delle entrate disponibile nell’area riservata (“Servizi”, “Agevolazioni”, “Credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile”);
  • Canali telematici e facendo controllare i file ai controlli di conformità utilizzando il software dell’Agenzia delle entrate.

In ogni caso, è opportuno procedere compilando il modello di comunicazione. Tra le diverse informazioni richieste, è molto importante indicare la spesa sostenuta, sulla quale calcolare l’importo del credito d’imposta spettante.

Dopo aver presentato la domanda, il sistema invierà una ricevuta attestante la presa in carico oppure la comunicazione di scarto dell’istanza e le relative motivazioni. L’accettazione o lo scarto verranno inviate entro 10 giorni dalla presentazione dell’istanza.

Per quanto riguarda il valore del bonus riconosciuto, sarà reso noto solo in un secondo momento, con un provvedimento da adottare entro il 31 marzo 2024.