Rabbit R1 è un nuovo dispositivo che rappresenta una svolta rivoluzionaria nel modo in cui interagiamo con le applicazioni digitali.

Questo dispositivo all’avanguardia, guidato dall’intelligenza artificiale, è progettato per semplificare e ottimizzare la tua esperienza con le App, utilizzandole al posto tuo.

Scopri come funziona Rabbit R1 e come si inserisce nella tua routine quotidiana, automatizzando compiti, migliorando l’efficienza e offrendo un nuovo livello di praticità.

Come funziona Rabbit R1?

Rabbit r1 è stato presentato in anteprima al CES 2024. Il suo obiettivo? Eliminare la necessità di navigare sul tuo smartphone quando vuoi svolgere un’attività semplice (come ordinare un prodotto), o relativamente complessa (ad esempio viaggi e prenotazioni in base a date e budget).

Rabbit r1 replica le interazioni umane con le app, semplificandoti la vita ed eliminando i gesti classici come prendere in mano il telefono, sbloccarlo, navigare per trovare l’app, aprire, eseguire l’attività.

Ma è davvero tutto così semplice? Innanzitutto bisogna dire che Rabbit r1 necessita di connettersi a Internet tramite Wi-Fi o 4G. Inoltre, la presenza di uno schermo, necessario per confermare alcuni comandi, dimostra che non tutto si risolve nell’eliminazione di alcuni passaggi.

Rabbit r1 è un dispositivo indossabile che utilizza l’intelligenza artificiale per imparare come usi le app e quindi semplificare il processo. L’azienda spera che tu preferisca portare con te un secondo dispositivo, per evitare di dover aprire il telefono.

Compatto e portatile, l’r1 è dotato di un touchscreen da 2,88 pollici, un pulsante per parlare, una rotella di scorrimento per la navigazione e una fotocamera rotante a 360 gradi chiamata “occhio di coniglio” per videochiamate e applicazioni avanzate di visione artificiale.

Rabbit r1 funziona come un dispositivo autonomo, dotato di Wi-Fi e connettività cellulare, un processore MediaTek Helio P35, 4 GB di memoria, 128 GB di spazio di archiviazione e una porta USB-C. Il suo design dà priorità alla privacy dell’utente, garantendo che il microfono e la fotocamera si attivino solo quando l’utente avvia le interazioni.

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Quanto costa Rabbit R1?

Rabbit costa 199 dollari e l’idea alla base è facile da capire: il dispositivo ti consente di tenere il telefono in tasca quando devi svolgere un compito semplice, come chiamare un taxi, cercare alcuni posti dove mangiare con gli amici o trovare opzioni di alloggio.

Rabbit R1 è la fine dello smartphone?

Non stiamo cercando di uccidere il tuo telefono“, ha detto il CEO e fondatore Jesse Lyu in una conferenza stampa prima dello spettacolo tecnologico di Las Vegas. “È come lasciare lo smartphone al tuo assistente. Il nostro prodotto preme semplicemente i pulsanti per te”, aggiunge. “Il telefono è un dispositivo di intrattenimento, ma se stai cercando di fare qualcosa, non è lo strumento più efficiente. Per organizzare una cena con un collega, avevamo bisogno di quattro o cinque app diverse che lavorassero insieme. Noi vogliamo una soluzione universale per questi servizi: dovrebbero semplicemente essere in grado di capirti”.

Quindi Rabbit R1 non è una sostituzione del tuo smartphone, ma un assistente.

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Come utilizzare Rabbit R1?

Per utilizzare Rabbit R1, è sufficiente impartirgli un comando vocale premendo un pulsante push-to-talk.

Invece di estrarre il telefono, sbloccarlo, trovare l’app, aprirla e procedere attraverso l’interfaccia utente, estrai l’r1 e gli dai un comando in linguaggio naturale.

Ad esempio: “chiama un Uber per portarci al Museo”. Puoi inserire altri comandi come “Dammi un elenco di cinque ristoranti economici entro 15 minuti a piedi da dove sono”; “Dammi la lista dei migliori appartamenti per sei adulti su Airbnb in a Roma, massimo 200 euro a notte.”

Rabbit r1 farà quello che chiedi e, pochi secondi dopo, ti fornirà la conferma e tutto il contenuto che hai richiesto.

Rabbit R1 è un dispositivo all’avanguardia che, grazie all’intelligenza artificiale di Rabbit OS, semplifica l’utilizzo delle applicazioni digitali.

Diversamente da altri assistenti virtuali, Rabbit R1 impara da interazioni umane con applicazioni esistenti, consentendo di controllare musica, prenotare un taxi, fare acquisti e molto altro attraverso un’unica interfaccia intuitiva.

Il Large Action Model (LAM) di Rabbit OS è addestrato per comprendere il funzionamento delle applicazioni, garantendo un’esperienza utente senza la necessità di API specifiche. Rabbit R1, con il suo schermo e modalità di allenamento dedicata, promette un futuro di interazioni digitali semplificate, aprendo nuove possibilità nell’ambito della connessione uomo-macchina.