Lo shock settico è una condizione medica estremamente seria, scaturita da una risposta intensificata dell’organismo di fronte a un’infezione.
Questa reazione eccessiva dell’organismo può portare a gravi alterazioni nel sistema circolatorio, con conseguenze potenzialmente mortali.
In caso di shock settico, il corpo risponde in modo così vigoroso all’infezione da generare un’infiammazione sistematica che danneggia organi vitali e compromette il normale flusso sanguigno.
Vediamo da cosa è causato, quali sono i sintomi e le conseguenze di questa condizione.
Cos’è lo shock settico
Lo shock settico è causato da un’infezione rara ma grave, molto spesso causata da un batterio chiamato stafilococco aureo.
I pazienti che sopravvivono allo shock settico rischiano gravi conseguenze, inclusa l’amputazione degli arti, per i casi più gravi.
Lo shock settico corrisponde a un’insufficienza circolatoria acuta manifestata da un improvviso calo della pressione sanguigna, causata, la maggior parte delle volte, da un’infezione batterica. Solo raramente è virale o fungina (lievito).
Si tratta della forma clinica più grave dell’infezione nell’uomo. Lo shock settico è causato dalla presenza di microrganismi infettivi nel sangue ( setticemia ) o in tessuti solitamente sterili (polmone, urina, ecc.). Quanto più è rapida l’assistenza medica, tanto più ci si può salvare la vita.
Da cosa è causato lo shock settico
In risposta a un’infezione, l’organismo innesca una reazione di difesa infiammatoria significativa o addirittura “eccessiva”, la cui conseguenza immediata è un’insufficienza circolatoria acuta, questo è lo shock settico.
L’infezione iniziale causerà ipotensione (per vasodilatazione e aumento della permeabilità dei vasi). Pertanto, gli organi verranno riforniti di sangue in modo non uniforme. Ciò provoca la disfunzione di alcuni organi e la comparsa di disturbi circolatori caratteristici dello shock settico.
Questa sindrome è di solito causata da un batterio chiamato “Staphylococcus aureus”. Nella maggior parte dei casi, questo batterio non è pericoloso.
Ma in alcune persone predisposte con un sistema immunitario debole, i batteri possono moltiplicarsi, causando un’infezione e producendo tossine.
Una delle cause di shock tossico sono i tamponi vaginali tenuti per un periodo lungo (più di quattro o sei ore).
Durante le mestruazioni, il pH della vagina cambia. Diventa alcalino (meno acido). Questo ambiente, però, rappresenta un ambiente culturale favorevole per lo Staphylococcus aureus. Pertanto, se il sangue ristagna nella vagina per troppo tempo, i batteri possono crescere e causare infezioni.
Molte, donne, infatti, per evitare questi rischi hanno deciso di utilizzare le coppette mestruali.
Quali sono i sintomi dello shock settico?
Lo shock settico porta all’ipotensione arteriosa, che si verifica improvvisamente in una persona con una temperatura superiore a 38,5, ma talvolta anche in pazienti ipotermici con una temperatura inferiore a 35 gradi.
Si verificano anche pallore, brividi, tachicardia, aumento della frequenza respiratoria, ridotta quantità di urina emessa, freddezza e cianosi delle estremità, alterazione della coscienza e persino coma.
La diagnosi di shock settico si effettua associando un quadro clinico di infezione e di grave ipotensione arteriosa, che indicano un’insufficienza circolatoria acuta. Vengono prelevati campioni di sangue e il sangue viene coltivato (emocolture) per identificare i batteri in questione.
Come viene curato lo shock settico
Un paziente con shock settico deve essere trattato urgentemente in un reparto di terapia intensiva.
Il trattamento medico dipende dalla natura, dalla causa e dall’intensità dello shock settico. Innanzitutto, il medico somministra delle infusioni per aumentare il volume circolante nei vasi sanguigni.
Se questa misura iniziale è insufficiente si può ricorrere ad altri farmaci d’emergenza, noradrenalina o adrenalina.
In caso di insufficienza respiratoria associata, il paziente può essere sottoposto ad assistenza ventilatoria artificiale. Contemporaneamente gli vengono somministrati d’urgenza degli antibiotici, trattamento che verrà poi adattato a seconda del germe individuato sulle emocolture.
Quali possono essere le conseguenze dello shock settico
Quanto prima viene trattata l’infezione, tanto maggiori sono le probabilità che il paziente sopravviva. Se viene curato tardi, le conseguenze possono essere gravi e fatali. L’infezione può degenerare in cancrena e portare all’amputazione degli arti.
Nonostante i progressi della ricerca, i pazienti che sopravvivono allo shock settico soffrono principalmente di postumi cognitivi e neuropsicologici. Il ruolo dello psicologo e il lavoro interdisciplinare sono quindi essenziali per supportare al meglio i pazienti e le loro famiglie.
Come evitare lo shock settico
Qualsiasi quadro infettivo grave con manifestazioni generali gravi come febbre alta, ipotensione arteriosa, costituisce un’emergenza terapeutica e deve essere trattato immediatamente.
Una diagnosi e un trattamento efficaci migliorano significativamente la prognosi. L’infezione batterica deve essere trattata urgentemente in ospedale per iniziare il trattamento antibiotico il più rapidamente possibile.